da: La Provincia pg. 17 - Martedì 13 novembre 2007

Dovevano arrivare 22 espositori,
la maggior parte ha dato forfait.
Raio: "Un incidente al quale rimedieremo"

A Malnate
i Sapori
vanno di traverso

Solo 5 bancarelle domenica in piazza.
Damiani non digerisce il flop:
"L'organizzatore ha fallito"

RICCARDO BORGHI
Nato a Fino Mornasco nel 1900, Riccardo Borghi divenne malnatese d’adozione dato che qui vi lavorò e vi abitò per lungo tempo.
Allievo della scuola “Beato Angelico” di Milano dove si iscrisse nel corso del 1924.Ha in seguito esercitato la professione di pittore, affermandosi nell’impegnativo campo dell’affresco. E’ sicuramente uno degli artisti più noti del territorio anche perché ha firmato molti degli affreschi che abbelliscono le nostre chiese: dal “Cristo Re” di Rovera, alle opere realizzate per la chiesa di San Quirico a Solbiate, poi Saronno, Angera e Giubiano.
Nella  parrocchia di Malnate ha eseguito alcune grandi scene corali, tra le quali la “Discesa dello Spirito Santo” famosa anche per la licenza poetica che si è preso: ”dipinti infatti attorno alla Madonna ci sono quattordici discepoli, i dodici del Vangelo con l’aggiunta di due speculari Padre Pio”.
Nella “sua” Rovera, oltre al “Cristo Re”  ci sono diversi cartoni tra i quali anche quelli utilizzati per la realizzazione degli affreschi della chiesa di Concagno, quello che è (era ormai) il suo capolavoro.Nel corso della seconda metà degli anni ’50 si propone con alcune mostre collettive e personali ed in particolare tra il 1956 e 1957 eccolo nella sua Malnate e poi a Tradate.
Così di lui e della sua opera scrisse il critico Biagio Pantaleo “... l’arte del Borghi, nata dall’osservazione del vero tradotto in racconto pittorico con la purezza dello spirito, ci rivela tutta la sua vitalità nelle immagini vive aderenti alla più vera natura”.E ancora “... un racconto pittorico con accenni poetici completato da una gamma di colori delicati e suadenti, emanazione di una personalità che sa dare il meglio di sé scrutando nella sua semplice e sentita umanita”.

Presentazione a cura del figlio Giuseppe