Tutto in una notte. Musica dal vivo e teatro si incontrano per sostenere un progetto di cooperazione allo sviluppo in Burkina Faso.
Da un lato del palco i “BardiBrilli”, con il loro folk senza peli sulla lingua;
dall'altro una compagnia teatrale creata per l'occasione, a improvvisare battute sul tema della sostenibilità ambientale presenta "Il Cittadino Planetario: Radiografia Di Una Specie In Evoluzione" un incrocio di suoni e suggestioni dal potenziale esplosivo, in un parco incorniciato dalle
creazioni della mostra "mercatino di riciclarte" preparate da alcuni ragazzi della scuola secondaria “Nazario Sauro” di Malnate. Obiettivo: raccogliere fondi per sostenere il progetto scelto dal gruppo ManiTese Malnate: "finanziare un’associazione del Burkina Faso che attraverso il teatro di strada aiuta ragazzi in difficoltà"
“…tra tutti gli animali, l’uomo è quello che corre il maggior pericolo di estinzione.
Perché mentre noi ci preoccupiamo di proteggere i panda e le foche, i panda e le foche non si preoccupano di proteggere noi, anzi vivamente sperano che ci estinguiamo con tutte le nostre atomiche, pesticidi, defolianti, petroliere e villaggi vacanze.” Stefano Benni, La compagnia dei Celestini
L’homo sapiens sa davvero qualcosa in più degli altri?
In un’epoca complessa e tendenzialmente priva di punti di riferimento come quella che stiamo vivendo, non fa sicuramente più notizia affermare che i cittadini della moderna società post industriale non sono felici come si potrebbe supporre e a guardar bene non sembrano nemmeno troppo sicuri di sé. Questa constatazione, all’apparenza innocua, genera però una domanda spontanea di quelle cui può non bastare un libro per rispondere.
La domanda è semplice. Com’è possibile? Allora non è vero che al benessere economico corrisponde la felicità?Perché il Nord del mondo che ha conosciuto uno sviluppo tecnologico senza precedenti non riesce a dare risposte al senso di incertezza che pervade il presente e le aspettative per il futuro?Dove sbaglia il nostro sistema ricco, grasso e benestante, che garantisce agiatezza e progresso, che è disposto a qualsiasi sacrificio ambientale pur di dare il massimo ai propri cittadini?...... Se il mondo ci scappa sotto i piedi senza darci il tempo di assorbire i cambiamenti come facciamo ad esserne davvero protagonisti?
Se il quadro è quello appena descritto possiamo allora dipingere, in sintesi, l’homo sapiens del terzo millennio come un animale che, stordito com’è dalla costante accelerazione che ha contraddistinto gli ultimi decenni, vive con la spiacevole sensazione di correre ad altissima velocità senza assolutamente sapere dove sta andando e perché. In questo contesto di evidente incertezza nasce la necessità di aggrapparsi a qualcosa, di trovare un appiglio qualsiasi che possa essere preso come punto di partenza dal quale analizzare la realtà. Poiché infinite sono le sollecitazioni cui siamo sottoposti, infiniti sono anche i possibili appigli, tanto che potremmo fare il gioco provare a classificare l’uomo contemporaneo a seconda di come risponde all’accecante disorientamento prodotto dal modus vivendi odierno.
Osservata da questo punto di vista, la specie – uomo può allora essere scomposta in un’enorme quantità di sottospeci che descrivono la fauna umana nel suo spesso patetico tentativo di orientare la bussola per rispondere alle fatidiche domande che da sempre la attanagliano - Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? – alle quali si aggiunge, tanto per complicare le cose, l’ulteriore attualissima domanda – Ma perché corriamo così veloci? Questo proliferare di sottospeci naturalmente produrrebbe un elenco bizzarro e sterminato; dato che questo volume non ha ambizioni scientifiche né il dovere della completezza a tutti i costi, ci limiteremo ad analizzare, a titolo di esempio, le più comuni e significative.
Homo Catodicus o il cittadino televisionario
Homo Tecnologicus o l’inguaribile ottimista
Homo Petulans o il cittadino borbottone
Homo Servilis o il consumatore irresponsabile
Homo Planetarius
La musica dei BardiBrilli è intervallata dalle idee teatrali dei volontari di ManiTese e i personaggi delle categorie descritte nel libro "Cittadini di nuove geografie" compaiono sul palco mentre, la proiezione d'istantanee scattate ad alcune persone presenti fra il pubblico e travestite, accentua le improvvisazioni
Cittadini di nuove geografie.
Percorsi di volontariato lungo l'asse nord sud di Lepratti Massimiliano - Martinelli Luca - Petitti Giacomo
Nuovi cittadini per nuove geografie, parlano la lingua della gratuità e della cooperazione e ascoltano la voce del Sud, senza mai cedere al senso di rassegnazione. Se le specie animali sanno adattarsi, generazione dopo generazione, ai cambiamenti climatici e alle condizioni dell'habitat in cui vivono, perché non potrebbe fare altrettanto l'uomo (che pure è un animale, anche se un po' particolare) di fronte al continuo evolversi di una società che da un lato promette integrazione e dall'altro semina individualismo? Cittadini di nuove geografie prova a rispondere a questa domanda, mettendo al centro il mondo del volontariato lungo un asse che pone in relazione un Nord e un Sud del mondo finalmente sullo stesso piano. Ne esce una radiografia dell'homo planetarius, specie attenta e curiosa, che sa dialogare con la storia e la geografia, sa relazionarsi con altre culture, altre economie, altre politiche e sa rispondere alle sfide globali del nostro tempo con un senso di cittadinanza che travalica i confini nazionali.
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