.... .....................10 Febbraio : IL GIORNO DEL RICORDO ...........................
"La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. E' altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero. " (legge 30 marzo 2004 n. 92)
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DEL "GIORNO DEL RICORDO"
Quirinale, 10 febbraio 2007
Lo scorso anno il Presidente Ciampi volle che si svolgesse qui la prima cerimonia di conferimento della medaglia del "Giorno del Ricordo" a famigliari delle vittime - come recita la legge dell'aprile 2004 - "delle foibe, dell'esodo e della più complessiva vicenda del confine orientale".
Raccolgo l'esempio del mio predecessore a conferma del dovere che le istituzioni della Repubblica sentono come proprio, a tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato. Nell'ascoltare le motivazioni che hanno questa mattina preceduto la consegna delle medaglie, abbiamo tutti potuto ripercorrere la tragedia di migliaia e migliaia di famiglie, i cui cari furono imprigionati, uccisi, gettati nelle foibe. E suscitano particolare impressione ed emozione le parole : "da allora non si ebbero di lui più notizie", "verosimilmente" fucilato, o infoibato. Fu la vicenda degli scomparsi nel nulla e dei morti rimasti insepolti. Una miriade di tragedie e di orrori ; e una tragedia collettiva, quella dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, quella dunque di un intero popolo. A voi che siete figli di quella dura storia, voglio ancora dire, a nome di tutto il paese, una parola di affettuosa vicinanza e solidarietà.
Da un certo numero di anni a questa parte si sono intensificate le ricerche e le riflessioni degli storici sulle vicende cui è dedicato il "Giorno del Ricordo" : e si deve certamente farne tesoro per diffondere una memoria che ha già rischiato di esser cancellata, per trasmetterla alle generazioni più giovani, nello spirito della stessa legge del 2004. Così, si è scritto, in uno sforzo di analisi più distaccata, che già nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre, nell'autunno del 1943, si intrecciarono "giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento" della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica".
Quel che si può dire di certo è che si consumò - nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe - una delle barbarie del secolo scorso. Perché nel Novecento - l'ho ricordato proprio qui in altra, storica e pesante ricorrenza (il "Giorno della Shoah") - si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. E non bisogna mai smarrire consapevolezza di ciò nel valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo da oltre cinquant'anni costruendo. E' un'Europa nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da quello espressosi nella guerra fascista a quello espressosi nell'ondata di terrore jugoslavo in Venezia Giulia, un'Europa che esclude naturalmente anche ogni revanscismo..
Il caro amico Professor Paolo Barbi - figura esemplare di rappresentante di quelle terre, di quelle popolazioni e delle loro sofferenze - ha mirabilmente ripercorso la sua esperienza : specie quando ha parlato del "sogno" e del progetto europeo in cui egli ed altri cercarono in modo illuminato il risarcimento e il riscatto oltre l'incubo del passato e l'amarezza del silenzio.
Ed è giusto quel che egli ha detto : va ricordato l'imperdonabile orrore contro l'umanità costituito dalle foibe, ma egualmente l'odissea dell'esodo, e del dolore e della fatica che costò a fiumani, istriani e dalmati ricostruirsi una vita nell'Italia tornata libera e indipendente ma umiliata e mutilata nella sua regione orientale. E va ricordata - torno alle parole del Professor Barbi - la "congiura del silenzio", "la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell'oblio".
Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell'aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali.
Oggi che in Italia abbiamo posto fine a un non giustificabile silenzio, e che siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all'ingresso nell'Unione, dobbiamo tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra i popoli, parte della riconciliazione, che fermamente vogliamo, è la verità. E quello del "Giorno del Ricordo" è precisamente, cari amici, un solenne impegno di ristabilimento della verità.
Con la voce "foibe" si intendono le uccisioni di migliaia di cittadini Italianii compiute alla fine (e durante) la seconda guerra mondiale in Venezia Giulia e Dalmazia compiuti dal'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia. In misura minore e con diverse motivazioni furono coinvolti nei massacri anche cittadini italiani di nazionalità slovela e croata e cittadini di nazionalità tedesca e ungherese residenti a Fiume
Il nome deriva dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono rivenuti i cadaveri di centinaia di vittime e che localmente sono chiamati "foibe"
FOIBE: documento che punta alla verità storica sulle esecuzioni in Istria durante l'insurrezione popolare antifascista del 1943
Introduzione di GIAN LUIGI FALABRINO
(docente di storia della comunicazione visiva al Politecnico di Torino
Lo studio di Giacomo Scotti sugli eccidi del settembre 1943 in Istria è volutamente limitato nel tempo e nei luoghi
le colpe degli uni non giustificano le colpe degli altri, e Scotti ne è ben consapevole specialmente quando parla di alcuni delitti
particolarmente efferati,
Ma il giudizio storico non si preoccupa tanto delle giustificazioni, quanto delle spiegazioni. Comprendere non è perdonare, ma sbaglia chi, da una parte o dall'altra, ancora adesso, a cinquant'anni di distanza, crede che le vittime siano da una parte sola. ...........................................................
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13 Febbraio 2014 09:53 Nome: Nicola de Luca
va bene sapete tutto voi e contano solo i documenti che leggete voi, e contano solo le banderuole come Pansa, o Petacco che si e' occupato solo di cio' che succese dopo la guerra trascurando gli antefatti,( 5000 sloveni fucilati che volete che siano? ) , quindi beatvi della vs. sapienza e non discutiamone piu' che la parola "discutere =dibattere un tema confrontando opinioni e documenti diversi" e' per voi disdicevole, voi preferite sentenziare possibilmente denigrando gli altri
13 Febbraio 2014 10:26 Nome: denigro
sempre meglio che giustificare 15.000 infoibati e 300.000 deportati, caro Nicolino
13 Febbraio 2014 11:15 Nome: Nicola De Luca
ciao, tanto parliamo due lingue diverse........... voi sapientoni non cercate la verita' non solo sulle foibe, ripeto, atti orribili, ma anche su cio' che ha commesso il governo di Mussolini negli anni in cui ha occupato l'Istria e parte della slovenia, e sulla cacciata di oltre 100000 persone di lingua slovena da gorizia e trieste. contano solo gli esuli e i morti italiani? gli altri sono forse di serie B? e con questo vi saluto con "eia eia ealala" slogan dannunziano. Il "Vate" pronuncio' il grido il 9 agosto 1917, nel campo aviatorio della Comina, al ritorno dal bombardamento di Pola.
13 Febbraio 2014 15:52 Nome: nicolì ritirete
Denigrando?
Mi sovviene quando amabilmente disquisiva con la sig.ra Rose del suo partito...
13 Febbraio 2014 16:54 Nome: Nicola De Luca
complimenti continuate pure da soli a menare il can per l'aia, beatevi delle vs. ineffabili battutine a vuoto.....vi divertite con poco, la festa e' passata lo santo e' gabbato...
12 Febbraio 2014 19:54 Nome: nientaltroche email: La Verità
http://www.francocardini.net/Archivio/2010/7.2.2010bis.html
12 Febbraio 2014 18:33 Nome: Nicola de Luca
signor canditatura perche' non ci prova lei a fermare queste ignominie, invece di saltare di palo in frasca in questo forum?
13 Febbraio 2014 06:29 Nome: auto
ubi maior...
12 Febbraio 2014 10:46 Nome: candidatura
sior Nicola, è pronto per una carriera diplomatica all'Onu (quello che aveva come portavoce all'alto commissariato la Boldrini, quello stesso che condanna il Vaticano sulla presunta inattività in tema di pedofilia ma stranamente si dimentica l'infibulazione e tace sulla lapidazione e sulle impiccagioni di minorenni e sugli stupri tribali e infine risponde alla Bonino che i marò sono un problema dell'Italia e che si arrangi)
11 Febbraio 2014 20:10 Nome: Nicola de Luca
Sig. Bianchi, forse e' in corso un fraintendimento, nessuno dei miei interventi sulle foibe era rivolto a lei e a quanto lei ha scritto, ma a coloro che su questo forum, pur nel loro diritto all'anonimato, non fanno altro che criticare cio' che scrivono gli altri senza peraltro argomenti dialetttici da contrapporre, o con pregiudizi che vengono attribuiti agli altri o con semplici battute sprezzanti (i vari <<<<, ,le so tutte, carlobe etc etc). Rilegga i miei post e si rendera' conto di quel che dico...
12 Febbraio 2014 08:21 Nome: lei anche
Si legga lei qualche libro di Pansa o Petacco.
Se non vuole comprarlo ce l'hanno in biblioteca.
Se non ha voglia di andarci il materiale in rete non manca, ad esempio
http://www.lefoibe.it/
12 Febbraio 2014 15:05 Nome: carlober
i libri di Pansa dovrebbero essere resi obbligatori nelle scuole. ancora oggi ci sono troppe omissioni nei testi ufficiali
12 Febbraio 2014 18:47 Nome: non credo
si, e come si fa a obbligare quelli del calibro del pensatore ufficiale a leggerli?
11 Febbraio 2014 18:36 Nome: Mariuccio Bianchi
Vorrei concludere questo scambio sulle foibe con una parola al signor De Luca, che non ho il piacere di conoscere, ma di cui ho spesso apprezzato gli interventi. Mi dispiace il tono risentito e polemico nei confronti di chi ha cercato senza presunzione e senza spocchia di esprimere con sincerità e semplicità il proprio pensiero. D'altra parte, nonostante le migliori intenzioni, si sa che la comunicazione tra gli esseri umani è una delle cose più ardue al mondo. Non ci spiegheremmo altrimenti 5000 anni di guerre e di massacri!
12 Febbraio 2014 08:09 Nome: <<<<<
sono d'accordo. Del resto, il tentativo di far passare 10-15.000 civili infoibati, per tacere del resto, come reazione di guerra partigiana al nazifascismo non è certo di oggi.
Il concetto di pulizia etnica viene rispolverato per i nazionalisti bosniaci ma non vale per i comunisti titini.
12 Febbraio 2014 09:35 Nome: Nicola de Luca
fu davvero una reazione di guerra, se pensa che nella sola provincia di Lubiana, nei 29 mesi di governatorato italiano furono fucilate 5000 persone, che fu imposto l'utilizzzo della sola lingua italiana in tutte le scuole di fiume,zara, pola e istria, che si rischiava il carcere se si parlava sloveno in piu' di due persone alla volta in luoghi pubblici se si pensa che 7000 persone trovarono la morte nei campi allestiti dai fascisti.... eì orribile ma la storia e' storia e non devono esserci letture aberranti che nascondano una parte o l'altra. con cio chiudo i miei interventi sull'argomento che sta sfociano nella solita rancorosa polemica dei soliti anonimi che ormai si cominciano a riconoscre
12 Febbraio 2014 14:41 Nome: <<<<<<<
Mi sembrava di averle lasciato l'ultima parola, ma vedo che non le basta
Perchè non va a spargere la sua sapienza altrove e per una volta evita di intromettersi?
12 Febbraio 2014 18:54 Nome: .
le polemiche rancorose le fomenta lei disconoscendo che l'opera dei titini con i loro fiancheggiatori italiani (che non erano militari nè inquadrati tra i partigiani) aveva il semplice scopo di ripulire il territorio da ogni presenza di "razze" altre, mentre per i comunisti italiani del posto si presentava l'occasione come in tutti i tempi di guerra, per regolare a loro modo i torti veri o presunti.
E' successo anche in Italia, anche se in misura minore
11 Febbraio 2014 10:21 Nome: mariuccio bianchi
Per la verità, signor De Luca, sarebbe importante una presa di posizione dell'ANPI nazionale. Quanto al sapere/non sapere, forse non mi sono spiegato: io, come Lei,mi sono documentato ed ho studiato a fondo, anche per passione storica coltivata da sempre,le vicende delle ns. terre di confine (Alto Adige o Sud Tirolo,Istria e Dalmazia in particolare). Sarebbe ovviamente, non solo interessante, ma assolutamente fondamentale per rafforzare la consapevolezza storico-civica di tutti noi, parlarne più a fondo e mettere in comune le rispettive conoscenze, magari grazie a malnate.org. Solamente volevo dire - ripeto:forse non mi sono spiegato bene- che ieri, giorno della memoria per quanto riguarda le foibe, avrei voluto ascoltare parole di rispetto, di pietà, di contenuto dolore più che purtroppo parole di mai sopiti rancori di parte.
11 Febbraio 2014 08:54 Nome: Nicola de Luca
per il signor le so tutte(se non si documenta di cosa parla??) e per chi vuole sapere come la pensa l'ANPI , anche se non e' quello di Malnate ---> http://anpi-lissone.over-blog.com/pages/FASCISMO_FOIBE_ESODO_1918_1956_Le_tragedie_del_confine_orientale-240947.html
11 Febbraio 2014 09:31 Nome: <<<<
ma veramente per documentarsi non è necessario (nè utile) leggersi quello che dice lei
però se deve avere l'ultima parola se la tenga pure
11 Febbraio 2014 11:13 Nome: Nicola De Luca
e allora se vuole dire la sua <<<<< la dica pure invece di criticare e basta. Io sostengo solo che il dramma delle foibe e' solo stato un tremendo susseguirsi di vendette incrociate legate agli avvenimenti della guerra mondiale e all'espansione del nazi-fascismo negli anni precedenti. E' altresi chiaro come sempre nella storia e' tragicamente avvenuto, che a farne le spese oltre a fascisti, poliziotti di regime , funzionari e collaborazionisti, sia la popolazione civile ed inerme a sopportare il peso maggiore delle rappresaglie. D'altra parte, non e' che gli esuli rientrati siano poi stati trattati cosi' bene dai governi di allora....
11 Febbraio 2014 08:38 Nome: Mariuccio Bianchi
Mi dispiace che ancora una volta c'è chi approfitta del ricordo di un evento tragico della ns. storia nazionale per sfogare livori di parte o rancori ideologici. Ho ricordato per primo o quasi su questo forum la tragedia degli Italiani d'Istria e di Dalmazia, anche allo scopo di richiamare al popolo di sinistra una pagina troppo a lungo trascurata. Ciò non toglie che #pur essendo giusto approfondire e sviscerare una pagina di storia nei suoi antefatti, nelle sue cause ed effetti, come suggerisce qualche lettore#ieri però#mi scuso per la mia leggerezza nel non essere preciso circa la data#si sarebbe dovuto semplicemente ricordare in quasi religioso silenzio e rispetto quelle vittime, senza rinfocolare faziosamente polemiche politiche di corto respiro. Condivido peraltro la sollecitazione del lettore che invita l'ANPI di Malnate a dire una parola nel merito e non stare in colpevole silenzio #non so, al momento in cui scrivo, se l'ANPI sia intervenuta o meno#.
da FORUM POLITICA - 11 Febbraio 2014 12:09 Nome: comunista comunista
non riesco a entrare nella discussione foibe. Posto qui il mio intervento. Inviterei oltre a documentarsi storicamente ad andare nell'entroterra Istriano e sentire la gente del posto e farvi portare a vedere i cippi degli eccidi fascisti e nazisti fatti in quei luoghi e chiedere chi erano i profughi istriani, dalmati e quarnari.Poi valutare. Io per quanto ho appreso, definisco quella tragedia, dove perirono innocenti "La resa dei conti".
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 21:28 Nome: Mario Barel
Mi dispiace, non credo che possa esserci alcuna giustificazione . La vendetta politica/ militare , espressione di barbarie non ha motivazioni. Potremmo mai giustificare le Fosse Ardeatine, Marzabotto ?... Potremmo mai dire che le ritorsioni barbare e crudeli dei nazisti hanno un barlume di giustificazione? Dal loro punto di vista era lotta contro ribelli ... Purtroppo dovremmo saper ricordare che la barbarie non ha colore. Dispiace che la nostra amministrazione comunale non abbia saputo o voluto ricordare...penso che in un mondo più giusto non si possano fare distinzioni. Il gesto di oggi del Presidente Grasso ha valore storico, grazie Presidente !
da FORUM POLITICA - Febbraio 2014 18:26 Nome: Nicola de Luca
se volete intavolareuna discussione senza pregiudizi ideologici , vi invito di nuovo a leggere ladocumentazione di "operazione foibe" link qui accanto a destra,perche' se pur di barbarie si tratta, non sono state un fenomeno assimilabile alla shoa, sempre che non vi interessi discutere solo per slogan disinformati, o nel solito sche lite destrorsi-sinistrorsi-democristiani..
da FORUM POLITICA - 11 Febbraio 2014 08:18 Nome: le so email: tutte! Bè se la "documentazione" è sobria, equilibrata, senza pregiudizi e, appunto, documentata, lei è babbo natale Se poi per "intavolare una discussione" bisogna leggersi sta roba, rinuncio volentieri a suo favore
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 18:00 Nome: carlober
certo i morti per alcuni sono come i voti: non si contano ma si pesano. "non intendo paragonare i due eventi", uno di dimensioni mondiali l' altro riguardante 300.000 italiani......!! a distanza di oltre 60 anni nulla è cambiato
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 17:51 Nome: Giovanni email: Lipari
Gentile professor Bianchi Mi permetta di dissentire un pochino dal Suo pensiero, i morti ammazzati, pochi o tanti che siano sono sempre morti per ideali malsani di lacune persone, destra sinistra, nero o rosso, sopra e sotto, non cascimanche lei in questi inutili distinguo, non esistono morti di serie A o di serie B solo per ideologia! In ultimo Ella che è sempre attenta e precisa nelle sue disquisizioni mi toppa e non sa se oggi o domani si ricordano le Foibe, qui in alto e' ben indicato, forse Ella ha preso spunto dalla marea di notizie e commemorazioni presenti oggi sul sito del comune
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 15:27 Nome: Nicola De Luca
Nel giorno del ricordo, vorrei attirare l'attenzione su una delle pubblicazioni, che oltre a ricordare e giustamente condannare l'orrore delle foibe , ricostrisce gli antefatti storici che portarono a qulla che si configura come un'atroce vendetta dei partigiani yugoslavi a cio' che il governo fascista italiano aveva portato avanti negli anni '20-'30 in Venezia giulia, Istria e Dalmazia
perche' se si vuole realmente comprendere gli avvenimenti e giungere a una definitiva e non di facciata pacifiazione e necessario. http://www.carnialibera1944.it/documenti/foibe/foibeindice.htm . questi studi sono stati congiuntamente portati avantisa Itakia e slovenia.
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 14:29 Nome: carlober
la barbarie comunista non è seconda a nessuno, non dimentichiamo che se era per Togliatti anche Trieste sarebbe stata regalata a Tito. La tragedia delle foibe è stata per decenni rimossa dalla storiografia ufficiale. Spiace dirlo ma c' è voluta la caduta del muro per far emergere la tragedia in tutta la sua drammaticità
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 10:11 Nome: Luca Rimoldi
Oggi è il Giorno del Ricordo.
Il mio pensiero va alle vittime delle foibe e agli esuli istriani, giuliani e dalmati.
da FORUM POLITICA - 10 Febbraio 2014 10:06 Nome: mariuccio bianchi
Non dimentichiamoci delle foibe.
Abbiamo, a fine gennaio, ricordato degnamente l’olocausto nel giorno della memoria e nei giorni seguenti. Anche a Malnate non si è dimenticato uno degli orrori più infami dell’umanità, quali il tentato sterminio degli Ebrei e di tutti coloro che si opponevano alla barbarie nazifascista. Ciò premesso, non vorrei si dimenticasse l’altra tragedia che si ricorda in un altro giorno della memoria, oggi o domani: la tragedia delle foibe. Non intendo paragonare i due eventi, l’uno di dimensione europea se non mondiale, l’altro riguardante trecentomila connazionali costretti a lasciare la loro terra e vittime dell’arrivo slavo prima, dell’assegnazione poi dell’Istria allo stato iuguslavo ora scomparso. Credo però che un pensiero, al di là della manifestazioni ufficiali che mi auguro ci siano, debba esserci anche da parte nostra. Si facciano pure tutte le analisi e gli esami storiografici opportuni, anzi doverosi, ma accanto alle vittime del più grande tentativo di genocidio della storia, l’olocausto, non dimentichiamo quei nostri connazionali istriani e dalmati, vittime del fascismo prima e della vendetta slavo -comunista poi.
15 Febbraio 2011 13:47 Nome: rimembranze giovanili
vedo che il dibattito è troppo ad alto livello per la rossa vulgata malnatese, a risentirci l' anno prossimo. Chiudete pure questo argomento
10 Febbraio 2011 17:23 Nome: rimembranze giovanili
Oggi è un giorno in cui la storia della ns Patria ricorda una pagina tragica e molto controversa del suo passato: ancor più tragica di quanto già lo sia di per se stessa perchè misconosciuta per anni da tutta quella gente che ha glorificato sempre e solo una parte della medaglia; quella sinistra, per intenderci quella sbagliata ! Miseri loro ! Purtroppo c'è anche chi sommariamente, fuori luogo ed in ritardo, ora celebra e si riempie la bocca di parole grondanti demagogia ed ovvietà il Sacrificio di quegli ITALIANI che non credevano nella violenza e nella tirannia che i comunisti hanno elargito per anni a piene mani. L' esempio fulgido di questo accadimento è giorgio napolitano che ha scoperto di essere dalla parte errata solo quando d' un tratto gli è sparito davanti al muso il muro di Berlino ! Ma guarda te ! Ma guarda che strano ! Aveva applaudito l' invasione di Budapest e quella di Praga 12 anni dopo e adesso gli danno dello sprovveduto ! Che dicono i reduci della resistenza che hanno taciuto queste stragi che si sono protratte fino ad oltre 3 anni dalla fine della guerra e non solo nel lontano confine orientale e non solo opera dei titini ? Vogliamo dire che tutta l' opera revisionista di Pansa è frutto di vaneggiamenti e bugie ?
10 Febbraio 2011 16:09 Nome: il vero ricordo
Le foibe raccontate dai partigiani.
L'8 settembre 1943, con la scomparsa quasi istantanea delle istituzioni militari e civili nazionali nell'area giuliana, si creò un vuoto di potere nel quale il movimento partigiano sloveno e croato, ormai egemonizzato dalla componente comunista, fu pronto a inserirsi, scatenando un'ondata di terrore, che, se in qualche misura può anche esser vista come esplosione di furori contadini a lungo repressi nell'Istria interna, fu in sostanza il risultato di un'operazione predisposta dall'alto, a partire da Tito, che mirava a colpire tutti quelli che in qualche modo rappresentavano lo Stato italiano e l'apparato fascista o che si sapeva risolutamente contrari a un'annessione alla Jugoslavia, pur se antifascisti dichiarati.
Il culmine lo si raggiunse nella primavera del 1945 al crollo del III Reich con la conseguente occupazione jugoslava del Litorale Adriatico, in pratica staccato dalla RSI e governato dai proconsoli della Germania hitleriana. I quaranta giorni dell'occupazione titina di Gorizia e di Trieste dove, in seguito a un accordo interalleato, subentrò l'amministrazione militare angloamericana, mentre l'Istria rimase definitivamente alla Jugoslavia furono caratterizzati da un'applicazione su vasta scala della pratica del terrore, gestita con estrema abilità ed efficacia anche sul piano psicologico dai servizi segreti jugoslavi, che operarono con la massima determinazione per cancellare ogni traccia della presenza istituzionale italiana sul territorio, colpendo in modo sistematico ogni possibile opposizione in chiave nazionale e ideologica, arrestando, deportando nelle carceri e nei campi di prigionia (tra i quali va ricordato quello di Borovnica), infoibando o comunque sopprimendo in tutta la Venezia Giulia occupata, nella zona di Trieste, nel Goriziano e nel Capodistriano, migliaia di avversari, in prevalenza italiani (non solo fascisti, ma anche esponenti del Cln che si opponevano all'annessione) e pure sloveni e croati, creando ad arte un velo di mistero e di segretezza sulla loro scomparsa al fine di provocare un'atmosfera di paura generalizzata e di tensione e inquietudine diffusa.
IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO DI TRIESTE , uscito nel settembre '44 dal C.L.N.,APPOGGIO' LE MIRE SLAVE.
10 Febbraio 2011 15:48 Nome: Timido
A suo modo il 10 febbraio è anch’esso un «giorno della memoria», che però a differenza di altre date più popolari è molto meno nelle corde dell’opinione pubblica.
Di questa vicenda tragica non si è mai voluto parlare, innanzitutto perché si sono voluti nascondere i crimini dei comunisti e poi tutta una serie di altre compromissioni di tipo politico. Non si è mai voluto riflettere sul fatto, drammatico e impressionante, che oltre 350mila italiani, senza contare quelli che sono stati trucidati, hanno rinunciato a tutto per rimanere italiani, e una volta arrivati in patria sono stati trattati come delinquenti e fascisti. Anche questa è la storia della nostra repubblica.
Convenienze politiche. Quali?
Quelle della realpolitik. Siamo in presenza di una tragedia legata al fascismo, che in un certo senso ne rappresenta la causa, ma la cui comprensione storica viene poi ostacolata dal patto tra comunisti e democristiani. Togliatti, in modo esplicito, da comunista qual era voleva che la Venezia Giulia, l’Istria, Fiume e la Dalmazia fossero annesse alla Jugoslavia. La Dc, con De Gasperi in testa, faceva fatica a controbattere a questa tesi e non voleva che si facesse il plebiscito, come chiedevano gli istriani, perché temeva che il Trentino-Alto Adige facesse prima o poi una richiesta analoga. Il silenzio è continuato con il trattato di Osimo e fino alla metà degli anni Settanta. Una storia su cui non si è mai voluto alzare il velo.
Se si vuole rimarginare ferite e dolori bisogna necessariamente e senza ipocrisia guardare in faccia i fatti e le responsabilità, ma sarebbe un esercizio inutile se, come sta accadendo su questo forum, il gioco si trasformasse nell'attribuire colpe e macchie alla parte opposta al proprio sentire , a priori.
Con maturità ed equilibrio, sforzandoci di crescere individualmente e collettivamente, prendiamo atto di quanto gli uomini possano incorrere in brutalità efferate, in scontri violenti e assurdi, sostenendo motivazioni di parte, di odio, di razzismo e difesa imbecille di etnìe sacrificali.
E poichè il pericolo non è superato ma è dormiente nella società che ci avvolge, onoriamo le vittime innocenti, ricordiamo le vite sacrificate, impegniamoci a coltivare i valori di solidarietà di accoglienza e di rispetto.
10 Febbraio 2011 10:49 Nome: Ricordo
Oggi è il 10 febbraio e nessuno si è mosso, tanti complimenti a tutti anche agli operatori di malnate.org che non hanno mosso un dito, bastava solo mettere in primo piano il forum. . .ma si sa che quando si vanno a toccare certi argomenti . . . .Bravi conplimenti!
[Messaggio del moderatore: michieletto-enzo]
10 Febbraio 2011 11:03 Nome: malnate org
Utilizzare questo spazio per lanciare simili accuse non Le rende alcun merito.
Nessuno dei visitatori di questo sito ha alcun obbligo di partecipare a qualsiasi forum.
malnate.org, come per altre commemorazioni, mette in evidenza la data in Home, in News e alla pagina FORUM News della settimana, se volesse cliccare per verificare, scoprirà che al banner coerente che è collegata una pagina di approfondimento.
10 Febbraio 2011 12:26 Nome: Ricordo
Intanto ho dovuto essere immeritevole per svegliarvi! se no il forum restava regolarmente relegato senza avere alcuna "visibilita" (intesa come nel non essere messo in evidenza nei "forum della settimana" in prima pagina insomma!)Comunque attendo fiducioso che l'A.N.P.I. dia un suo giudizio storico sulla vicenda
08 Febbraio 2011 14:42 Nome: Ricordo
Dopodomani ricorre il "Giorno del Ricordo", sarebbe auspicabile che l'A.N.P.I. lasciasse un commento su questo forum esprimendo, per mano dei suoi rappresentanti, un pensiero ed una condanna per quanto accaduto nelle terre d'Istria
Ci conto
08 Febbraio 2011 20:34 Nome: contiamoci
Anch'io ci conto, Anpi batti un colpo
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