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Nelson Rolihlahla Mandela
(Mvezo, 18 luglio 1918– Johannesburg, 5 dicembre 2013)
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11 Febbraio 2010 : Il Sudafrica celebra Mandela Il Sudafrica celebra oggi il ventennale della scarcerazione di Nelson Mandela. Imprigionato per 27 anni, Mandela fu liberato l'11 febbraio del 1990, quattro anni prima di diventare il primo presidente nero del Sudafrica, e fu così sancita definitivamente la fine dell'apartheid. |
Il giorno che rievoca la libertà e la sconfitta del più brutale regime segregazionista del secolo passato. Il gigante africano festeggia 20 anni dalla liberazione dell'uomo che è riuscito a trasformare un Paese diviso, razzista e carico di odio in uno Stato moderno, democratico ed emblema di quell'integrazione a cui aspirano, faticosamente, tanti altri Paesi. Per commemorare uno dei momenti più alti della rivoluzione pacifica che segnò un traguardo all'epoca considerato impossibile, il Sudafrica ha previsto una serie di manifestazioni pubbliche. Intanto, una marcia a cui hanno partecipato migliaia di persone, che si è snodata dall'ingresso del carcere di Drakestein, alle porte di Città del Capo, ultimo luogo di detenzione di Mandela, fino alla sede del Parlamento.
(tratto da http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/11/news/20_anni_mandela-2258795/)
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Nelson Mandela è il simbolo del Sud Africa. Una vita spesa nella lotta contro l'apartheid e la conqui-sta della libertà per il suo popolo.
Origini aristocratiche, figlio di un capo della tribù Thembu, Nelson Rolihlahla Mandela nasce il 18 luglio 1918. Dopo aver seguito gli studi nelle scuole sudafricane per studenti neri, conseguendo la laurea in giurisprudenza.
Nel 1944 entra nella politica attiva diventando membro dell'ANC (African National Congress) guidando per anni campagne pacifiche contro l’"Apartheid"- il regime politico che favorisce, anche sul piano legale e giuridico, la segregazione dei neri rispetto ai bianchi.
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Nel 1960 il regime di Pretoria elimina volontariamente 69 militanti dell'ANC - "il massacro di Shaperville"- e mette al bando e fuorilegge l'intera associazione.
Mandela sopravvive, raccoglie gli altri esponenti rimasti e dà vita ad una frangia militarista decisa a rovesciare il regime e a difendere i propri diritti con le armi.
Viene arrestato nel 1963.
Dopo un procedimento durato nove mesi è condannato all'ergastolo.
discorso pronunciato da Mandela di fronte ai giudici del tribunale prima del verdetto:
"Sono pronto a pagare la pena anche se so quanto triste e disperata sia la situazione per un africano in un carcere di questo paese. Sono stato in queste prigioni e so quanto forte sia la discriminazione, anche dietro le mura di una prigione, contro gli africani... In ogni caso queste considerazioni non distoglieranno me né altri come me dal sentiero che ho intrapreso. Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni. Niente può distogliere loro da questa meta. Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni, in questo paese... non ho dubbi che i posteri si pronunceranno per la mia innocenza e che i criminali , che dovrebbero essere portati di fronte a questa corte, sono i membri del governo".
Passano più di vent'anni e la sua immagine ed il suo spessore morale non smettono di interessare l'opinione pubblica e gli osservatori internazionali.
Il regime tiene Mandela in carcere ma non riesce a fargli perdere valore. E’ sempre lui il simbolo della lotta e della ribellione.
Nel febbraio del 1985 l'allora presidente sudafricano Botha, consapevole che non era possibile annientare un tale “simbolo” se non al prezzo di una ribellione su vasti strati dell'opinione internazionale, offre a Mandela la libertà purché rinneghi la guerriglia.
(L'accusa di sovversione armata, l'accenno alla guerriglia erano solo modi per gettare discredito sulla figura di Mandela, presentandolo come personaggio predisposto alla violenza).
Mandela rifiuta l'offerta, decidendo di restare in carcere.
Nel 1990 su pressioni internazionali Nelson Mandela viene liberato.
Nel 1991 è eletto presidente dell'Anc, movimento africano per la lotta all'apartheid.
Nel 1993 è insignito del premio Nobel per la Pace
Nel 1994 - prime elezioni in cui hanno potuto partecipare i neri - viene eletto Presidente della Repubblica del Sudafrica e capo del governo.
Resterà in carica fino al 1998.
Nella sua vita politica ufficiale ha dovuto affrontare anche un'altra battaglia.
Trentanove case farmaceutiche intentarono un processo a Nelson Mandela. L'accusa era quella di aver promulgato nel 1997 il "Medical Act", una legge che permetteva al Governo del Sud Africa di importare e produrre medicinali per la cura dell'Aids a prezzi sostenibili.
A causa delle proteste internazionali che tale causa ha sollevato, le multinazionali hanno deciso di desistere.
Nel giugno 2004, all'età di 85 anni, ha annunciato il suo ritiro dalla vita pubblica
Il 23 luglio dello stesso anno, con una cerimonia tenutasi a Orlando (Soweto), la città di Johannesburg gli ha conferito la più alta onorificenza cittadina, il "Freedom of the City", la consegna delle chiavi della città. |
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