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YO YO MUNDI
http://www.yoyomundi.it/
gli spettacolo: info
 
Canzoni dell'ALBUM ROSSO
Ospiti del CD
Guida all’ascolto degli Yo Yo Mundi
Recensione
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DATE

Paolo Enrico Archetti Maestri
voce e chitarra
Andrea Cavalieri
basso elettrico e acustico, contrabbasso, voce)
Fabio Martino
fisarmonica, tastiere, programmazioni),
Eugenio Merico
batteria
Fabrizio Barale
chitarre elettriche e acustiche, percussioni
YO YO MUNDI gli spettacoli INFO
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Da: impazienza@libero.it [mailto:impazienza@libero.it]
Inviato: giovedì 12 aprile 2012 17:43
A: musichouse-edizioni@libero.it
Oggetto: La Solitudine dell’Ape, nuovo spettacolo di narrazione e canzoni, con Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi

Care tutte e cari tutti!

Questa mail per presentarvi La Solitudine dell’Ape, nuovo spettacolo di narrazione e canzoni, con Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi, per la regia di Antonio Tancredi - coautore del testo insieme Alessandro Hellmann, Andrea Pierdicca e Paolo E. Archetti Maestri

Da: Impazienza.yoyomundi [mailto:impazienza@yoyomundi.com]
Inviato: venerdì 30 novembre 2012 11:46
A: musichouse-edizioni@libero.it
Oggetto: Tè chi t'èi? - YO YO MUNDI featuring RADIODERVISH - Premio Speciale PIVI 2012 - Premio Italiano Videoclip Indipendente

 

Siamo lieti di segnalarvi che il video "Tè chi t'èi?" – YO YO MUNDI featuring Radiodervish - per la regia e l' animazione di Ivano A. Antonazzo è il vincitore del Premio Speciale PIVI 2012 “(Di)Vagando – Territori in Musica” collegato al PIVI - Premio Italiano Videoclip Indipendente (MEI). Il premio sarà consegnato al regista e al gruppo il prossimo 1° Dicembre al MEDIMEX di Bari. Il brano fa parte del loro ultimo CD “Munfrà” (Felmay \ Egea).

Alleghiamo comunicato del premio.

Il video è visibile su http://youtu.be/ybg6RDBXts4

In pochi giorni il video è stato visualizzato, su You Tube e in altri siti web, da alcune migliaia di persone.

La motivazione ufficiale del premio x video Ivano A.
Antonazzo e Yo Yo Mundi:


Premio Speciale PIVI 2012 è “(Di)Vagando – Territori in Musica” della rivista Tafter, che verrà consegnato a Yo Yo Mundi feat. Nabil Salameh con il brano "Tè chi t'èi?" (Tu chi sei?), che intende valorizzare con originalità ed efficacia un Territorio con la sua cultura, il suo paesaggio e le sue tradizioni, rendendolo Protagonista. La giuria ha scelto di premiare Ivano A. Antonazzo per l’originalità dello stile e della grafica e per la perfetta rispondenza delle immagini con la poeticità del testo. Ma soprattutto per il significativo messaggio che il video trasmette attraverso la valorizzazione di un territorio senza confini e senza pregiudizi, che accoglie il multiculturalismo e l’integrazione tra popoli diversi che viaggiano e si incontrano alla ricerca di un futuro migliore.

 
La Solitudine dell’Ape:Cosa c’entrano la vita del chimico Justus Von Liebig, il modo di coltivare la terra e di alimentarsi con l’attuale diminuzione delle api negli alveari? Che rane, pipistrelli, lucciole, uccelli, insetti impollinatori stiano scomparendo nelle campagne è un dato di fatto. Ma perché sta accadendo? La solitudine dell’ape è un racconto-canzone che cerca di mettere insieme i tasselli di questa storia. Una storia che ci riguarda, perché ciò che uccide la vita intorno a noi mette in pericolo la nostra stessa esistenza. Ne sanno qualcosa gli apicoltori, che sono entrati nelle aule dei tribunali per farsi mettere nero su bianco che sono i nuovi pesticidi usati in agricoltura a uccidere le api.

La Solitudine dell’Ape
Scheda spettacolo

La Solitudine dell’Ape – Spettacolo di narrazione e canzoni
con
Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi
regia
Antonio Tancredi

da un’idea di Paolo Enrico Archetti Maestri
scritto da Alessandro Hellmann, Andrea Pierdicca e Antonio Tancredi.
con Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi (Paolo E. Archetti Maestri: chitarra, voce. Fabio Martino: fisarmonica, glockenspiel, melodica. Andrea Cavalieri: basso elettrico, contrabbasso, clarinetto e voce. Eugenio Merico: batteria e percussioni)
regia di Antonio Tancredi

organizzazione e direzione tecnica Federico Canibus
aiuto logistico Marta Caldon
immagini, video e illustrazioni di Ivano A. Antonazzo
produzione esecutiva: Unaapi   -  www.mieliditalia.it
produzione artistica: Associazioni Culturali Arnia e Gioco del Mondo

La Solitudine dell’Ape:Cosa c’entrano la vita del chimico Justus Von Liebig, il modo di coltivare la terra e di alimentarsi con l’attuale diminuzione delle api negli alveari?  Che rane, pipistrelli, lucciole, uccelli, insetti impollinatori stiano scomparendo nelle campagne è un dato di fatto. Ma perché sta accadendo?
La solitudine dell’ape è un racconto-canzone che cerca di mettere insieme i tasselli di questa storia. Una storia che ci riguarda, perché ciò che uccide la vita intorno a noi mette in pericolo la nostra stessa esistenza.
Ne sanno qualcosa gli apicoltori, che sono entrati nelle aule dei tribunali per farsi mettere nero su bianco che sono i nuovi pesticidi usati in agricoltura a uccidere le api.
E Liebig? Questo nuovo modo di coltivare ha avuto un illustre padre, Justus Von Liebig. Fu lui a introdurre in agricoltura l’uso dei fertilizzanti chimici per aiutare lo sviluppo delle piante. Per questa sua intuizione fu considerato dai contemporanei la personalità più influente del XIX secolo. Quell’uomo, famoso e acclamato da tutti, alla fine dei suoi giorni tornò a stupire i suoi contemporanei, questa volta mettendoli in guardia da quei tecnici che non avrebbero tenuto conto della natura e di ciò che serve per riprodurre e conservare la vita. Ma le sue ultime parole furono considerate il delirio di un vecchio.
La solitudine dell’ape nasce da un’intuizione di Paolo Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi, che dopo aver scritto (con Alessio Lega) e musicato con il gruppo la canzone omonima, decide di coinvolgere in un progetto più ampio lo scrittore Alessandro Hellmann, l’attore Andrea Pierdicca e Federico Canibus, i quali, sempre con le musiche degli Yo Yo Mundi, avevano realizzato e portato in scena una intensa narrazione civile: “Il fiume rubato”.
Al progetto, sostenuto e promosso da Unaapi e dal suo presidente Francesco Panella, si sono uniti il regista Antonio Tancredi e il grafico e illustratore Ivano Antonazzo. In scena Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi realizzano una narrazione che intreccia musiche e parole, ragionamenti e canzoni, come fosse un unico testo, con la musica ad aiutare gli slanci lirici ma anche a fare da contrappunto ai momenti ironici. Una narrazione da vedere e da ascoltare, in quella forma che accomuna chi racconta con parole e con musica. Una narrazione per non lasciare sola l’ape e gli apicoltori nella lotta contro quel nemico moderno, intelligente, ma molto letale, che abbiamo contribuito, direttamente o indirettamente, a creare. Una narrazione per scoprire un piccolo mondo che vive accanto a noi e che regala a chi lo sa osservare preziosi consigli, per il presente e per l’avvenire.

Sinossi: Un uomo qualunque s’interroga sul problema della scomparsa delle api inanellando un grottesco rosario di luoghi comuni, fino a liquidare la faccenda concludendo che per comprendere le questioni complesse ci vuole tempo. Il tempo di partire da lontano ed entrare in una storia, quella del barone Justus Von Liebig. La sua vita - dai primi catastrofici esperimenti con la polvere da sparo nel retrobottega del padre fino alla rocambolesca invenzione dei concimi chimici che rivoluzioneranno la storia dell’agricoltura sradicando l’uomo dalla terra – è una disarmante rappresentazione del nostro tempo, nonché la scintilla d’innesco della pratica delle monocolture, sistema di gestione delle coltivazioni con un metodo industriale che impone un uso massiccio di pesticidi per contrastare i parassiti delle piante. Pesticidi sempre più potenti e invasivi, come i neonicotinoidi, che distruggono il sistema nervoso degli insetti e persistono nei terreni senza degradarsi. Un metodo incurante dei cicli della natura e di quell’avvenire che, tradito dagli uomini, rappresenta invece il fine ultimo nella straordinaria organizzazione dell’alveare, che prende vita davanti agli occhi degli spettatori attraverso la luminosa e struggente poesia di Maurice Maeterlink.  Ritroveremo infine Von Liebig, ormai anziano, nelle parole del suo testamento, una sorprendente e lucida presa di coscienza del proprio errore e della propria incapacità di cogliere la grandiosa essenza delle leggi naturali, fino a volgere fiduciosamente il nostro sguardo verso le pratiche che questa consapevolezza ci lascia in eredità per rifondare l’avvenire dell’uomo, sopra la terra.

La moria delle api: non è un “problema” solo degli apicoltori e dei consumatori di miele. La loro scomparsa ci avvisa che la vita su questo pianeta è in pericolo. Vita che dipende soprattutto da quel “proletariato invisibile” fatto da piante, insetti, vermi, funghi, muffe, microrganismi e api. Sapere cosa le uccide non basta. Sarebbe come aver trovato l’arma del delitto senza preoccuparsi dell’autore e del movente. E’ ormai accertato che la causa principale della morte delle api sono i neonicotinoidi, nuove molecole sistemiche usate in agricoltura. L’uso di questi pesticidi rimanda ad un modo di coltivare che è cambiato soprattutto negli ultimi trent’anni e che si lega alle nostre scelte alimentari. Ecco perché la morte delle api ci riguarda. E’ l’uomo che sceglie come coltivare e di cosa nutrirsi. Le sue scelte hanno la capacità di determinare il futuro delle generazioni a venire e della vita di questo pianeta.

Lo spettacolo: ecco - al link - alcuni momenti salienti: http://youtu.be/FJbo2QiLoYQ

La Solitudine dell’Ape: è uno spettacolo teatrale e musicale che nasce dall’omonima canzone degli Yo Yo Mundi (featuring Alessio Lega, tratta da “Album Rosso”, 2008), ecco il link del video clip di animazione ideato, illustrato e realizzato da Ivano A. Antonazzo: http://youtu.be/wZEgCu30pgI

Web: Per altro materiale vi rimandiamo alle pagine dedicate allo spettacolo nel sito: www.yoyomundi.it

Contatti, informazioni e prenotazioni spettacolo: L'Impazienza ph: +39 347 0535575 +39 393 9094004 +39 0144 58652
e-mail: impazienza@libero.it     Skype: yoyomundi
 

anche quest'anno sarà disponibile uno spettacolo musicale e teatrale dedicato alle tematiche della Resistenza e della storia contemporanea.

Yo Yo Mundi
nuovo spettacolo "resistente" la Banda Tom e altre Storie Partigiane 2012
canzoni, letture, immagini e testimonianze di chi ha vissuto
quegli anni di "lotta esperanza"
un lavoro intenso "sulla memoria"per commemorare
la Resistenza e la Liberazione

Resistenza. La Banda Tom e altre Storie Partigiane è uno spettacolo pensato per commemorare la "Liberazione" e cantare la "Resistenza".
Si tratta di un intenso lavoro sulla memoria, una particolare e attenta scelta di canzoni, testi, suggestioni, immagini dell'epoca e  di alcune preziose testimonianze dirette di chi ha vissuto quegli anni di "lotta e speranza".
Questo recital di canzoni e spettacolo teatrale di lettura scenica negli anni è divenuto un vero e proprio evento reso unico da una importante produzione che si avvarrà e arricchirà della presenza di sempre diversi ospiti - musicisti e attori -, che insieme agli Yo Yo Mundi  danno vita a uno spettacolo unico ed emozionante. 
Dopo il notevole spazio e i riconoscimenti della critica sui media nazionali e il grande successo ottenuto nelle numerose repliche tenute, ora lo spettacolo con alcuni sostanziali ritocchi e alcune integrazioni artistiche e di "scaletta" è pronto a ritornare rinnovato in tour anche per il 2012.
Ricordiamo che la prima assoluta - magica serata al Teatro Municipale di Casale Monferrato, 15 gennaio 2005 - è divenuta sia un album live e sia un dvd documentario, che hanno ottenuto significativi riconoscimenti dal Premio Tenco - quarto posto della speciale classifica 2006 - e dal M.E.I. - nomination quale miglior disco rock-folk 2006 -.
Nello spettacolo troviamo, piacevolmente intrecciati: immagini d'epoca e artistici video-clip opera di Ivano Ant Antonazzo, canzoni tradizionali come Festa D'Aprile, Dalle Belle Città, The Partisan, Bella Ciao (quest'ultima in un'intensa quanto particolare nuova versione), brani originali come Tredici e L'Ultimo Testimone, diversi e sempre nuovi ospiti che si alternano sul palco (di volta in volta:  Fabrizio Pagella, Marino e Sandro Severini dei Gang, Giuseppe Cederna, Marco Rovelli, Marco Baliani, Paolo Bonfanti e tanti altri ancora), letture tratte dalle opere di Beppe Fenoglio, Wu Ming, Primo Levi.
Tutti questi ingredienti per un viaggio intenso ed emozionante nella nostra memoria - da commemorare e difendere - e nella storia contemporanea - da raccontare e cantare -. 
RingraziandoVi per l'attenzione e sempre a disposizione per ulteriori chiarimenti cogliamo l'occasione per inviare i nostri migliori saluti.

L'Impazienza snc

Concerto e spettacolo di lettura scenica ideato, realizzato e interpretato da
Yo Yo Mundi
Paolo Enrico Archetti Maestri      chitarre, voce
Eugenio Merico     batteria
Fabio Martino     fisarmonica, pianoforte e tastiere

Andrea Cavalieri     basso elettrico, contrabbasso e voce
Fabrizio Barale     chitarre e percussioni
con loro sul palco
Fabrizio Pagella     voce recitante
Luca Olivieri     pianoforte, tastiere e programmazioni  
Alex Leonte     violino
lo spettacolo potrà contemplate la partecipazione straordinaria di Gang, Paolo Bonfanti, Giuseppe Cederna
e altri artisti
 regia    
Laura Bombonato  

 
 

Yo Yo Mundi "Munfrâ":
Musica Selvatica in Concerto

Accolto subito con entusiasmo e attenzione dalla critica e dal pubblico, "Munfrâ" è un disco "a chilometro zero destinato ad andare molto lontano". E proprio in occasione del loro decimo disco ufficiale, gli  Yo Yo Mundi si regalano un viaggio di esplorazione tra le (loro) terre di Monferrato che diventa un album di musica “popolare” sospesa tra la musica “selvatica” della band acquese e una serie di piccoli racconti scovati tra gli accadimenti della storia, un cd dove alla canzone d'autore e al folk si fondono i suoni della world music, tutti ingredienti che concorronno a fare del prossimo "live", uno spettacolo molto colorato e incalzante nei suoni e nelle orchestrazioni, specchio fedele di questa rinnovata dimensione artistica della band di Acqui Terme. In questo concerto gli Yo Yo Mundi presenteranno un'ampia scelta di brani tratti dall'ultimo lavoro, ma anche un bel ventaglio di canzoni pescate qua e là,
tra i precedenti lavori, sapientemente elaborate

per accogliere suoni e atmosfere peculiari dell'ultimo album. Insomma il risultato è una scaletta curiosa e coinvolgente, una vera propria "danza continua di luce ed ombra" come scrive Paolo Conte, nella prefazione a "Munfrâ", a tal proposito, eccone uno stralcio più corposo: «Sto ascoltando dal mio Monferrato […] questo magnifico disco degli Yo Yo Mundi dedicato a queste terre (loro e mie).Sto apprezzando la tristezza colorata che hanno queste canzoni in cui il frequente uso del tono minore (questione che riguarda l’armonia) non crea tristezza e abbandono, ma danza continua di luce e ombra. […] Su questi antichi sobbalzi in due quarti e tre quarti, gli Yo Yo hanno lavorato con eccellenti orchestrazioni che infiammano e corteggiano la scatola magica, la fisarmonica, torre di Babe e regina di Saba».  Segnaliamo il videoclip di "Sstéila" al link:  http://www.youtube.com/watch?v=G_jGOo5rGyw, altri video e "live" al link: www.youtube.com/yoyomundi  e le news Yo Yo Mundi al link: www.yoyomundi.it

L'Impazienza Ph:  347 0535575  -  Uff:  0144 58652 E-mail:  impazienza@libero.it  -  Skype:  yoyomundi www.yoyomundi.it

   
 
ALBUM ROSSO - clicca -
Yo Yo Mundi in Concerto:
canzoni d'amore, di lotta e di speranza

Si tratta di uno spettacolo nato per rappresentare con suoni, immagini e parole sia le canzoni del nuovo Album Rosso e sia una scelta di brani e musiche tratte dal repertorio della band riunita sotto la giocosa sigla Yo Yo Mundi. Ricordiamo che "Album Rosso" è il nuovo disco di canzoni degli YYM a sei anni da "Alla bellezza dei margini", ma in realtà è un po'  la sintesi della loro poetica dopo i successi di “54”, “Resistenza” e “Sciopero”. In questo nuovo concerto spettacolo gli Yoyo presenteranno alcune delle sedici tracce che descrivono con intensità, ironia e emozione lo strano profilo di questa nostra epoca: danzando sul filo della storia e intrecciando quello della memoria, narrando il disorientamento di chi sogna un altro mondo possibile e il desiderio e l'urgenza di un'Italia finalmente migliore. Un ventaglio di canzoni d’amore, di lotta e di speranza che coloreranno una scaletta appassionata, coinvolgente e curiosa, che non mancherà di offrire diversi momenti scatenati e scatenanti. Lo spettacolo sarà caratterizzato da immagini e video proiettati e dalla presenza, di volta in volta, di ospiti a sorpresa vicini agli YYM per passioni e affinità artistiche
   
( reportage e video) RESISTENZA:
la BANDA TOM e altre STORIE PARTIGIANE
Recital di canzoni e spettacolo teatrale di lettura scenica dedicato alla Resistenza e alla Liberazione . Immagini d'epoca e artistici video-clip (opera di Ivano Ant Antonazzo), canzoni tradizionali come Festa D'Aprile, Dalle Belle Città, The Partisan, Bella Ciao (quest'ultima in una intensa nuova particolare versione) e brani originali sul tema (contenuti in un cd e dvd dal titolo "Resistenza"), ospiti che si alternano sul palco (di volta in volta  Fabrizio Pagella, Luca Olivieri, The Gang, Giuseppe Cederna, Daniela Helmy Caschetto, Paolo Bonfanti e altri ancora), letture tratte da opere di Beppe Fenoglio, Wu Ming, Primo Levi e testimonianze di chi ha vissuto quegli anni di "lotta e speranza" per un viaggio emozionante nella nostra memoria e nella nostra storia. 
Regia Laura Bombonato, scenografia Francesco Fassone, testi e supervisione storica Fabrizio Meni.
   
 

SCIOPERO
(sonorizzazione live del film di S. M. Ejzenštejn - 1924\25)
E' la sonorizzazione live del celebre film di Sciopero – Stačka, capolavoro del cinema sovietico, datato 1925 e diretto da Sergej M. Ejzenštejn. Il film Sciopero, famoso per le innovative tecniche di montaggio fu definito il "primo film storico" della cinematografia (lo spettacolo di sonorizzazione sarà anche nella versione speciale per le scuole - con introduzione e presentazioni - e nella versione con sottotitoli in inglese). Ricordiamo che con questo spettacolo gli Yo Yo Mundi hanno tenuto un meraviglioso tour in Inghilterra, Scozia e Irlanda, esibendosi con grande successo di pubblico e critica, nei luoghi di eccellenza della cultura di quei luoghi (Barbican Centre di Londra, Filmhouse di Edinburgo, etc).

   

CHANG: LA GIUNGLA MISTERIOSA 
(sonorizzazione live dell'omonimo film di Ernest B. Schoedsack e Merian C. Cooper, USA 1927)

Da aprile 2007 è disponibile la nuovissima sonorizzazione originale (e inedita) del film documentario del 1927 intitolato "Chang: la giungla misteriosa".  Opera dei registi Ernest B. Schoedsack, Merian C. Cooper - ex aviatori, giornalisti e soldati - famosi per aver diretto la storica prima versione del film "King Kong".
Una trama leggera di suoni etnici e intrecci elettro acustici altamente evocativi accompagnano il pubblico in un'atmosfera incantata tra una giungla misteriosa dove la vita quotidiana scorre tra impre-vedibili accadimenti "naturali" documentati dall'occhio indiscreto della telecamera.  
Oltre agli Yo Yo Mundi sul palco: Luca Olivieri - tastiere, melodica e glockenspiel e Roberto Lazzarino - chitarre, fiati e souvenir.

 

 

 

(reportage) "54" Wu Ming
Yo Yo Mundi (spettacolo teatrale,
concerto e lettura scenica tratto dal romanzo 
"54" dei Wu Ming)

Evento, concerto e lettura scenica. Dall'idea di Stefano Tassinari alcuni spot si accendono su momenti e personaggi di 54 (Wu Ming, Einaudi Stile Libero, 2002) per descriverne emozioni e atmosfere con l'ausilio di musiche originali, momenti recitati, letture  e immagini d'epoca (Raccolte da Dario Berveglieri e rielaborate da Ivano Ant Antonazzo per la regia di Laura Bombonato)

 

   
(reportage) RICORDI FUORIUSCITI 
(spettacolo teatrale, concerto e lettura scenica)
Evento, concerto e lettura scenica. Yo Yo Mundi in "Ricordi Fuoriusciti - Parole e musica per esuli di ogni tempo", uno spettacolo teatrale ispirato alla vita e alle opere di Gaetano Salvemini, Antonio Gramsci, Piero Gobetti e i fratelli Rosselli con in gli attori Tatiana Lepore e Fabrizio Pagella e per la regia di Beppe Rosso. Si tratta di uno spettacolo con gli Yo Yo Mundi che interpreteranno "in scena e dal vivo" la colonna sonora dello stesso (canzoni scelte e realizzate appositamente per questo progetto, ma anche di una scelta di brani tratti dal repertorio degli YYM, arrangiati per l'occasione).
   
 
"Un grande che scriveva per i piccoli".. L'interpretazione dell'attore Fabrizio Pagella, la musica degli YYM, le favole di Lev Tolstoj!
Sabato 23 gennaio 2010
al Circolo dei Lettori di Torino

Un progetto dell'associazione culturale Russkij Mir.
Ingresso libero, ma i posti sono pochi... vi consigliamo di arrivare con un certo anticipo!

Lettura scenica di alcune favole di Lev Tolstoj interpretate dall'attore Fabrizio Pagella ora circondate e ora avvolte dalla musica degli Yo Yo Mundi.
Tra una favola e l'altra una scelta di canzoni favola da repertorio degli YYM.

Il Circolo dei Lettori è a Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino, 9 - Torino (info@circololettori.it - http://www.circololettori.it/programma ).

Invitate i vostri amici, condividete questo evento, diffondete la notizia... e infine... Partecipate numerosi!
Vostri YYM
2009




NOVEMBRE 09
giovedì 12 novembre Sanremo
PREMIO TENCO 2009

Teatro Ariston via Matteotti, 107 - ore 21.00 - gli Yo Yo Mundi al "Premio Tenco 2009" con la partecipazione della cantante Anna Maria Stasi dei CFF e il Nomade Venerabile.
http://www.clubtenco.it

Giovedì 12 novembre gli Yo Yo Mundi si esibiranno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo nell'ambito del "Premio Tenco".
Il gruppo musicale acquese festeggia il suo ventesimo compleanno con una prestigiosa partecipazione al più importante festival italiano dedicato alla canzone d'autore. Ricordiamo che gli YYM parteciparono già al Tenco nel 1994 ai tempi del loro primo disco "La diserzione degli animali del circo" e che nel 2006 l'abum "Resistenza" arrivò fino al quarto posto nella speciale sezione delle reinterpretazioni.
Nella serata del 12 gli YYM suoneranno tre brani e uno di questi, "Una bandiera quasi bianca", sarà dedicato alla memoria della Divisione Acqui. Insieme a Paolo Archetti Maestri, Fabio Martino, Andrea Cavalieri, Eugenio Merico, Fabrizio Barale saliranno sul palco dell'Ariston il giovane violinista Alex Leonte e, in qualita di guest star, Anna Maria Stasi, cantante del gruppo pugliese CFF e il Nomade Venerabile.
Nella stessa serata del 12 novembre si esibiranno Alice, Franco Battiato, Elisir, Gli Ex, Angélique Kidjo, Piji.
Il 2009 è stato un anno di notevoli soddisfazioni per gli Yoyo e l'ultimo cd "Album Rosso" ha garantito al gruppo musicale una notevole visibilità, ottime recensioni e importanti dati di vendita (infatti verrà ristampato in quanto esaurita la prima tiratura), il nuovo disco di canzoni ha meritato diversi i passaggi RAI e garantito molti concerti nonostante la crisi e i mostruosi tagli alla cultura.
Nel corso dell'anno gli YYM hanno anche rafforzato la loro presenza all'estero con un mini tour in Austria, diverse date in Svizzera e la pubblicazione di un dvd in Olanda e Belgio (con la loro colonna sonora di "Sciopero") e inoltre hanno realizzato con la Fondazione Cesare Pavese un nuovo spettacolo - con la partecipazione straordinaria di Lella Costa -, intitolato “Cesare Pavese and America” e registrato una rielaborazione del brano "Non portatemi via la primavera" del cantautore russo Vladimir Vysotsky (verrà pubblicata nei primi mesi del 2010 dal Club Tenco), infine, si sono dedicati a un progetto musicale e teatrale sul Monferrato che uscirà il prossimo anno.

----- Original Message -----

From: Impazienza
Sent: Thursday, January 22, 2009 12:43 PM
Subject: Comunicato Spettacolo Concerto Yo Yo Mundi "Canzoni dell'Album Rosso"


L'Impazienza e l'Associazione Culturale "Gioco del Mondo"
presentano
Yo Yo Mundi


nell'edizione speciale dello spettacolo concerto
"Canzoni dell'Album Rosso"

con la partecipazione di
Steve Wickham e altri ospiti a sorpresa
Buona giornata!

Sarà disponibile a partire dall'anno nuovo 2009 l'edizione speciale dello spettacolo concerto"Canzoni dell'Album Rosso", ideato, realizzato, prodotto e interpretato dagli Yo Yo Mundi.

Si tratta di uno spettacolo nato per rappresentare con suoni, immagini e parole sia le canzoni del nuovo Album Rosso e sia una scelta di brani e musiche tratte dal repertorio della band riunita sotto la giocosa sigla Yo Yo Mundi.

Ci teniamo anche a segnalare che nel periodo di tempo dal 23 marzo al 5 aprile gli YYM terranno alcuni spettacoli in anteprima con la partecipazione di alcuni ospiti a sorpresa e del violinista Steve Wickham - (violinista dei The Waterboys -  suo il violino in "Sunday Bloody Sunday" degli U2 - che ha collaborato, tra gli altri, con Bob Dylan, Sinead O Connor, Elvis Costello).

Il cuore di queste presentazioni sarà venerdi 27 marzo all’Auditorium Demetrio Stratos per la trasmissione Patchanka a Radio Popolare Milano.

Per ascoltare il singolo “Il Funerale del Clown” - brano con la partecipazione di Steve Wickham - collegatevi a  www.myspace.com/yoyomundi mentre nella home del sito www.yoyomundi.it- rinnovato per l‘occasione - troverete il video de “Il giorno in cui vennero gli aerei” (scaricabile liberamente)

Ringraziando per l'attenzione e il supporto, sempre a disposizione per ulteriori chiarimenti e informazioni, cogliamo l'occasione per presentare i nostri migliori saluti e gli auguri per un 2009 pieno di bellezza, musica e serenità.



mail: impazienza@libero.it

il  cd è uscito il 12 dicembre, che sarà in ascolto nelle colonnine di  Feltrinelli e Ricordi Media Stores ed è già in alta diffusione su  diverse radio della penisola

biografia, notizie e immagini ai link:
www.yoyomundi.it   -   www.myspace.com/yoyomundi

Finalmente dopo sei anni il nuovo disco di canzoni degli Yo Yo Mundi, la sintesi della loro poetica dopo i successi di “54”, “Resistenza. La Banda Tom e altre Storie Partigiane” e “Sciopero”. Sedici tracce che descrivono con intensità, ironia e emozione il disorientamento della sinistra e il desiderio di un’Italia migliore. Canzoni d’amore, di lotta e di speranza con un testo di Massimo Carlotto e la partecipazione di Steve Wickham, Maurizio Camardi, Patrizia Laquidara, Marco Rovelli, Suso, Paolo Bonfanti, Fabrizio Pagella, Laura Bombonato, Alessio Lega.

Album Rosso in questo tempo di colori sbiaditi. E’ il rosso tra i colori luminosi de l’Anarcobaleno, rosso come il naso del clown che decide di farla finita perché “non ha senso vivere se non c’è niente da ridere”, rosso come il miele nei sogni di un’ape operaia disorientata dai pesticidi e incapace di tornare all’alveare, rosso di sangue come una bandiera quasi bianca che sventola a Cefalonia, rosso come una stagione al tramonto, rosso di inquietudine come l’età che stiamo vivendo dove “la verità come altre risorse è razionata dal potere”. E’ il rosso che colora le guance di chi si imbarazza, è il rosso che qualcuno vorrebbe cancellare dalla storia, è il rosso che “a un certo punto cambiò colore”.

Album Rosso perché il rosso è un colore che ci appartiene e che ora (e per sempre) ben rappresenta le emozioni, i sogni, l’energia creativa che colorano questi sedici brani inediti.

CLICCA LA COPERTINA ED ENTRA NELL'ALBUM ROSSO
...bisogna attendere un po' il caricamento... ma ne vale la pena!

OSPITI DEL CD:
 

 

  • Massimo Carlotto (autore del testo “E a un certo punto il rosso cambiò colore”)
  • Steve Wickham (violinista dei The Waterboys, suo il violino in “Sunday Bloody Sunday” degli U2 – ha collaborato con Bob Dylan, Sinead O Connor, Elvis Costello);
  • Maurizio Camardi (fiati);
  • Marco Rovelli (voce e coautore di “Anarcobaleno”);
  • Suso (voce);
  • Alessio Lega (voce e coautore de “La solitudine dell’ape”);
  • Paolo Bonfanti (chitarra);
  • Fabrizio Pagella (voce recitante);
  • Laura Bombonato (voce recitante);
  • Luca Olivieri (pianoforte);
  • Roberto Lazzarino (chitarra);
  • Diego Pangolino (percussioni);
  • Daniela “Helmy” Caschetto (violoncello)
 

 


Album Rosso
Guida all’ascolto degli Yo Yo Mundi

Il giorno in cui vennero gli aerei è l’unica canzone già edita di Album Rosso, uscita in esclusiva per la compilation Fuorisessione (realizzata per Emergency). Inizialmente scritta per uno spettacolo teatrale, per uno strano scherzo del caso fu finita di comporre il giorno in cui bombe intelligenti spazzavano via le giovani vite di giovanissimi studenti libanesi, per ricordare quel mostruoso accadimento la frase “Lei ti cerca amico mio, con mano di ciclope ti solleva in aria. La falce taglia via la vita, smarrita in un mare di polvere d’oro” venne modificata. Ora al posto di “amico mio” c’è “bimbo mio.”

“Il giorno in cui vennero gli aerei a dire bugie, a raccontare scuse, ad annientarci Avreste potuto salvarci? Il giorno in cui vennero gli aerei dalle ali grigie, dalle pance gonfie dalle bocche nere, avreste dovuto vedere”.

Il palombaro è uno scatenato brano di psycho folk. Nel finale “emerge” uno strepitoso assolo di chitarra di Paolo Bonfanti.

 

“Io (noi?) sono come un palombaro… Perché di stare a galla a tutti costi proprio non mi va.”

Il funerale del clown - il rosso è quello del naso del clown che in una terra soggiogata dal mostro dei sorrisi, sceglie di farla finita… nel brano la straordinaria partecipazione di Steve Wickham (un sogno che si realizza!), strepitoso violinista dei The Waterboys.

“Mentre qualcuno si domandava perché il clown l’avesse fatta finita qualcun’altro rispondeva: non ha senso vivere se non c’è niente da ridere.”

Domenica pomeriggio di pioggia - Oltre la pioggia - un film immaginato dentro una canzone (anzi due!). Una storia minima ambientata in provincia – chiaramente la provincia di Alessandria -, una storia tanto semplice quanto torbida, ma pure inespressa e mollemente misteriosa. Immaginatevi la fotografia di una ragazza molto attraente che ha un dente nero e marcio che spicca sul suo meraviglioso sorriso. Ecco in questa canzone c’è lo stesso senso di imbarazzo che non permette di godere appieno della semplicità di testo e stesura ritmica, armonica e melodica. Meglio sentirsi superstisti che professarsi reduci? Meglio non stare sempre e ad ogni costo in equilibrio sul bordo dell’acquario? La voce femminile è quella di Suso, i fiati sono di Maurizio Camardi:

“Io penso sia meglio sentirsi un superstite in fondo, che vestire i panni del reduce che ha capito tutto del mondo.”

  • Ho visto cose che… canzone nata per il reading del libro "Ho visto cose... " (BUR – 2008, Dieci storie su altrettanti oggetti di design che hanno modificato il nostro quotidiano scritte da: Andrea Bajani, Violetta Bellocchio, Gian Luca Favetto, Tommaso Labranca, Nicola Lagioia, Raul Montanari, Aldo Nove, Francesco Piccolo, Elena Varvello, Dario Voltolini). 

“Ho visto cose che oplà, ho visto cose che gnam. Quando la pubblicità si chiamava réclame… Che poi ritrovo nei miei ricordi smarrite, sfiorite, sostituite: Ho visto cose che – voilà – mi sono sfuggite.”

Il silenzio del mare Canzone d’amore impreziosita dalla voce di Patrizia Laquidara. Il protagonista è un soldato che non è riuscito a morire, né sul campo di battaglia – l’isola di Cefalonia: lui è un Bandito della Acqui -, né biologicamente. Infatti è condannato a vivere (o più precisamente: a non morire) fino a quando non verrà fatta verità sulla vicenda della Divisione Acqui. Una divisione dell’esercito italiano di stanza nell’Egeo che venne prima abbandonata da Badoglio e dal suo governo fantoccio dopo l’armistizio l’otto settembre del ’43 e nei giorni seguenti sterminata dalla Wermacht per non aver accettato la resa senza condizioni e infine pressoché dimenticata dalla storiografia ufficiale fino agli anni ’60, ma solo negli ultimi tempi segnalata come “atto resistenziale”. Indispensabili alla stesura di questo testo due libri: La morte non dimentica nessuno di Didier Daeninckx e Il silenzio del mare di Jean Bruller (in arte Vercors).

“Perché vedi amore mio la morte non si dimentica di nessuno, dalla riva del mare alla cima della montagna dal cuore dell’Egeo alla Guerra di Spagna. Credi amore mio la vita è sogno, desiderio, tempo andato e memoria dalla vigna in collina ai confini della storia, dal Monferrato fino a Cefalonia.”

Scultura di nuvole - Brano strumentale tratto dalla sonorizzazione del film Chang: la giugla misteriosa e presente in un’altra versione nel cd “live” omonimo. Scultura di nuvole è impreziosita dai fiati di Maurizio Camardi.

 

  • La sposa dell’ombra - canzone d’amore in mezzo ad altre canzoni d’amore, di lotta e speranza. Anzi… una canzone d’amore e d’ombra con matrimonio finale. Il testo che la precede - interpretato da Laura Bombonato - è di Giovanna Carboni, tratto dallo spettacolo di lettura scenica “Naufragio”:

“E’ l’orizzonte lo vedi? Lui ci cattura gli occhi.”

Una bandiera quasi bianca è dedicata alla memoria della Divisione Acqui e di Marcello Venturi (scrittore recentemente scomparso, autore del romanzo Bandiera bianca a Cefalonia e fondatore del Premio Acqui Storia – Gli Yo Yo Mundi sono impegnati attivamente a contrastare la svolta destrorsa del Premio che ha portato a un proditorio rimescolamento della giuria, ora addirittura in mano a una serie di ex fascisti!). Nel brano al violino ancora il grande Steve Wickham dei The Waterboys.

“Che ci siano bandiere abbandonate ed altre tradite? Che ci siano bandiere colorate ed altre sbiadite? A noi basta sapere che una non sventola per la gloria una bandiera che accarezza la nostra memoria È una bandiera quasi bianca, che cerca un po’ di pace nella luce di … Cefalonia.”

Vermiglio - Brano strumentale impreziosito dal duduk di Maurizio Camardi. Il titolo è ispirato al colore di un particolare tipo di vino.

 

  • La solitudine dell’ape - dove va la sinistra in Italia nessuno lo sa e dove stiano andando quelli di “sinistra” nemmeno, ma possiamo immaginare quando si sentano persi e disorientati. Come l’ape operaia protagonista di questa canzone, scritta a quattro mani con Alessio Lega (che la canta a due voci insieme a Paolo E. Archetti Maestri). Disorientata dai diserbanti e dai pesticidi, senza un alveare dove tornare… basterà una favoletta in musica e rima per far capire ai protagonisti del disastro che bisognerebbe ricominciare dall’unità?

“E la storia dell’ape operaia che smarrite le ali, piange la solitudine che ci fa uguali tanto che la si può dire… unità!”

  • Coda d’ape La coda dell’ape e della canzone di cui sopra… perché in ogni storia di lotta e speranza c’è sempre una coda.

Età Inquieta è solo una radiografia dei nostri tempi ritrovata nella spazzatura dei nostri pensieri, qui riciclata per essere cantata. E’ solo una canzone di specie inquieta, canzone con molto rosso in mezzo agli altri colori, canzone di allarmi che suonano, di salvezza promessa e non mantenuta, di sogni che non ricordano, di incubi che si avverano:

“non c’è pace, non c’è pace per questa nostra età inquieta, la verità come altre risorse è razionata dal potere.”

E a un certo punto il rosso cambiò colore Testo inedito di Massimo Carlotto scritto appositamente per Album Rosso:

“A volte succede. Anche per le cose importanti.”

 

Anarcobaleno - E’ una filastrocca che nei ritornelli suona quasi come un inno, testo e canto a due voci (una è quella suadente di Marco Rovelli, scrittore ed ex cantante dei Les Anarchistes ora coi Libertaria). Il titolo è un termine nuovo Anarcobaleno che vorrà pure significare qualcosa … magari solo riprendiamoci i colori, senza dimenticare tutte le sfumature del rosso. E’ una chiamata a raccolta dei colori, una carezza per tutti quelli che sono arrivati alla fine di Album Rosso.

“Rosso come il tempo che avvampa il cuore, nero il sangue sparso della cecità, ma nero e rosso insieme sono il fiore, della nostra infinita libertà.”

 

HANNO SCRITTO DI ALBUM ROSSO – YO YO MUNDI

“[…] il nuovo lavoro dei “Clash con la fisarmonica” sono sedici brani di grande energia […] Il Boss diceva che a volte un brano di tre minuti ti insegna più cose della scuola. Ascoltate Il silenzio del mare . E imparate”
Emiliano Coraretti -  XL de la Repubblica - Gennaio 2009 

“[…]Ci sembra di poter dire che “Album Rosso”  - con le sue atmosfere inquiete, illuminate a tratti da lampi di vivida luce – rappresenta una sintesi equilibrata e completa di quanto gli Yo Yo Mundi hanno scritto, suonato e cantato nei lunghi anni della loro vicenda artistica. Una voce preziosa, la loro, che ci permette di guardare al futuro con una buona dose di energia e di speranza”
Giancarlo Susanna - Rockerilla - Gennaio 2009
 
 “Un disco pieno di canzoni (sedici, con alcuni strumentali), di contenuti, di ospiti illustri oltre che equi e solidali (da Steve Wickham dei Waterboys a Paolo Bonfanti, da Alessio Lega a Patrizia Laquidara), di riferimenti alla letteratura, all'arte e alla Storia (maestra di vita: peccato che troppi lo dimentichino), di memorie antiche ma tuttora vive a dispetto di quanti vorrebbero soffocarle, di poesia profonda al contempo e lieve intonata con il suo inconfondibile rotacismo di Paolo Archetti Maestri. Un lavoro tra i più riusciti del quintetto piemontese, che non nasconde i suoi intenti culturali e “didattici” ma che nemmeno si parla addosso, preferendo cullare/scuotere con le sue articolate trame elettroacustiche nella consapevolezza che i messaggi importanti – come quello riportato  non a caso  nel retrocopertina: “la verità come altre risorse è razionata dal potere” possano giungere anche subliminalmente. Tutto ciò, racchiuso in un’elegante copertina a libro, è disponibile a soli dieci euro: anche se il Natale è ormai passato, fatevi un regalo. E fatelo pure a questi pazzi sognatori”
Federico Guglielmi  - Mucchio -  Gennaio 2009
 
“Che in questo momento di necessità ci sia un gruppo come Yo Yo e uno come Paolo Archetti Maestri che scrive è un bene e un bisogno, perché dischi come Album Rosso, producono ricchezza”
Antonello Oliva - Suono - Febbraio 2009

 “Il rosso ha mille sfumature, ma solo uno è il rosso giusto. Lo dice uno dei brani di questo cd degli Yo Yo Mundi, gruppo storico “militante” italiano. Nell’album ci sono anche altri colori, ognuno col suo significato: vita, morte e libertà.”
Luca Valtorta - Il Venerdì - 20 febbraio 2009

“E se questi canti ci riportano, almeno alcuni, alla memoria le canzoni della tradizione popolare ("Anarcobaleno" per dirne una) non è certo archeologia musicale, ma storia viva e vivida del nostro canto e delle nostre musiche, qualcosa di cui andare fieri, come fosse un presidio Slow food! La mia preferita? L'epica "Una bandiera quasi bianca", la metaforica "La solitudine dell'ape", la già citata "Anarcobaleno", l'apologo "E a un certo punto il rosso cambiò colore" e l'introduttiva "Il giorno in cui vennero gli aerei". Ma scegliere è così difficile! Gli Yo Yo Mundi ci hanno abituati a ibridare i discorsi musicali con quelli letterari e cinematografici e anche qui vedo, sento, ascolto e gusto. Uno spettacolo multimediale. Che sta dalla parte giusta. Quella dove il rosso non ha ancora cambiato colore.
Giorgio Maimone - Bielle Brigata Lolli -  Dicembre 2008

 “Bella produzione, ospiti illustri e alcuni ottimi pezzi, capaci addirittura di essere insolitamente pop, come nel caso di “Età inquieta” “il funerale del clown” o della magnifica “Ho visto cose che…”, un potenziale singolo che ti si appiccica alle orecchie e non se ne va più”
Andrea Morandi - Rockstar -  Febbraio 2009
 
“Come in tutti i loro lavori gli Yo Yo Mundi hanno scavato nelle musiche, nelle liriche, nelle atmosfere, per rendere vivo e vitale  il senso del proprio fare musica, per rendere essenziale e sincero il proprio proporre temi seri e profondi. (…) “Album rosso” è un lavoro forte, intenso, pieno di colori e sfumature, con atmosfere che lasciano il segno, come ad esempio avviene con brani come  Il silenzio del mare oppure in Una bandiera quasi bianca che a parere di chi scrive sarebbe piaciuta tanto a Fabrizio De Andrè sia per l’andamento musicale che per il testo”.
Rosario Pantaleo - L’isola che non c’era - Gennaio 2009
 
“[…]Il gruppo di Acqui Terme torna con un album che, neanche a dirsi, trae ispirazione dalla storia, dai libri, dai film e dalle riflessioni sulla società. L’intento è quello di scuotere dal torpore un paese che sembra perso nel grigiore: nessuna pretesa filosofica o lezione in cattedra, ma un’opera che cerca di recuperare ciò che da senso alla vita dell’uomo e sembra andato perso come i desideri, le passioni, gli ideali, la memoria, il contatto, il rispetto”.
Elisa Orlandoti - Jam - Gennaio 2009


Gli  Yo Yo Mundi nascono alla fine del 1988 e sono figli di una canzone: (Il brano in questione s’intitola Freccia Vallona, composizione ispirata alla nota classica ciclistica del nord).

Il  gruppo è originario di Acqui Terme, città di confine tra le colline e i vigneti del Monferrato, nel sud del Piemonte.

La prima apparizione live con il nome di Yo Yo Mundi avviene nell’estate dello stesso anno, l’occasione è un concerto a favore della Valle Bormida Pulita (e contro l’inquinamento della loro terra, perpetrato da oltre cent’anni da parte della famigerata Acna di Cengio). 

Nel 1994 viene pubblicato il loro primo disco intitolato: La Diserzione degli Animali del Circo (dedicato alla LAV - lega anti vivisezione).

Di rilievo internazionale sono le partecipazioni artistiche a questo lavoro: Michael Brook che suona la sua infinite guitar e Brian Ritchie e Gordon Gano delle Violent Femmes.

Canzoni scatenate figlie di una provincia malinconica e mai doma, bassi acustici e fisarmoniche, animali in fuga dal circo, donne contorsioniste e bimbi che in un macello scoprono i lati oscuri della vita sono solo alcuni degli ingredienti della loro musica di quel periodo. Il secondo album, uscito l’anno seguente e intitolato Bande Rumorose, è caratterizzato da una registrazione in presa diretta (catturata durante una trasmissione televisiva - Segnali di Fumo, Video Music -, qualcuno scrisse a proposito di questo lavoro: una spremuta di energia pura, irresistibile psicho-folk) e dalle varie collaborazioni con artisti della scena italiana. 

Nel 1996 esce Percorsi di Musica Sghemba, realizzato artisticamente con Giorgio Canali (dei C.S.I. ora P.G.R.), e il gruppo cambia ancora: canzoni inquiete, suoni laceranti e atmosfere piene di sotterranea energia, prendono il posto del giocoso mélange degli esordi.

E’ un album molto amato dalla critica che gli varrà il premio come miglior gruppo italiano dell'anno assegnato dal Gruppo Giornalisti Musicali e dal concorso Max Generation.

Nel frattempo nascono molte collaborazioni, tra le quali segnaliamo quelle con Lella Costa ("Percorsi&Coincidenze") e con Teresa De Sio ("Brigate di Frontiera") e con molti altri gruppi per il progetto Materiale Resistente (gli Yo Yo Mundi vi partecipano con Banditi della Acqui che di lì a poco diventerà una delle loro canzoni più amate e il progetto per un futuro spettacolo teatrale dal titolo: “Il Bandito della Acqui: memorie di un soldato dimenticato”).

Partecipano a diversi festival in qualità di ospiti (Premio Tenco, Primo Maggio a Roma ‘95 e ’96, Festival di Recanati, Arezzo Wave tra gli altri) e intensa è come sempre l’attività concertistica con alcuni concerti anche all’estero: Svizzera, Francia, Austria e un memorabile tour in Malesia.

1999, ecco L’impazienza è un album ricco e variegato, alla cifra stilistica yoyomundi si mescolano nuovi impulsi: elettronica calda ed ironica, minime schegge impazienti di canzone d’autore, ma soprattutto tornano le fiabe tascabili così caratteristiche della loro storia artistica: nel cd, tra gli altri brani, brilla una canzone che narrà della misconosciuta parabola sportiva del leggendario calciatore Gigi Meroni, molti giornali sportivi dedicano a questo brano e agli Yo Yo Mundi spazio e enrtusistiche recenzioni. L’album si avvale della collaborazione artistica di Beppe Quirici e della “straordinaria” partecipazione di Ivano Fossati che scrive, su misura per loro, la canzone Il Sud e il Nord.

La collaborazione con Ivano Fossati continua intensa e gli Yo Yo Mundi partecipano alle registrazioni di: La Disciplina della Terra (2000). 

Maggio 2001: esce il cd di Sciopero estratto della sonorizzazione del film di Sergej Ejsenštejn (1925), un coraggioso lavoro di contaminazione tra le arti, che gli Yo Yo Mundi con una pazienza artigianale e con grande trasporto creativo, profondamente ispirati dai contenuti politico sociali del celebre film storico del cinema sovietico.  Il risultato è stupefacente e l’album nonostante sia quasi interamente strumentale raccoglie grandissimi consensi tra la critica e il pubblico aprendo agli Yo Yo Mundi nuovi orizzonti espressivi e compositivi ( in Sciopero con gli YYM c’è anche Luca Olivieri che realizza per questo progetto un tessuto di basi “industriali”).  Il lavoro – il primo dopo la fine dei rapporti con la Columbia\Sony, tra l’altro, rifiutato dalla stessa – diviene nel giro di poche settimane un notevole successo discografico, tanto che le repliche della fortunata sonorizzazione si moltiplicano e lo spettacolo Sciopero – richiesto anche all’estero – è ancora oggi in scena. 

Dopo Sciopero gli Yo Yo Mundi tornano, nell’aprile del 2002, con un album di canzoni intitolato: Alla Bellezza dei Margini. Il cd, primo lavoro per l’etichetta discografica Mescal, racchiude undici canzoni con la realizzazione artistica di Beppe Quirici e dagli stessi Yo Yo Mundi. Sulla cover dell'album c’è in esclusiva una fotografia dell'artista americana Barbara Vaughn: Honduras. Gli Yo Yo Mundi scrivono a proposito di questo lavoro: "Questo disco è dedicato ai margini e alla loro bellezza, alla malinconia e all'energia che raccontano, al sollievo di speranza che spesso nascondono agli occhi distratti". 

Fondano l’etichetta Sciopero Recordswww.scioperorecords.it - che si propone di dare spazio alle tracce di musica spontanea ignorate dalla discografia italiana (Virginiana Miller, Ensemble di Musiche Possibili, FNF, 4fioriperzoe, Figli di Iubal, Gruppo Spontaneo di Musica Moderna, Paolo Bonfanti e Jean Fabry e porgetti speciali e ristampe Yo Yo Mundi).

L’etichetta si affianca alle attività dello studio di registrazione Casa Bollente (e quello di mastering Sciopero Matsering Studio) alla casa di edizioni musicali “La Contorsionista” e all’ufficio stampa e di booking de L’Impazienza.

Subito dopo “Alla Bellezza dei Margini” - preceduta e seguita da quattro mini cd con diversi inediti ed out takes (per un totale di 16 nuovi brani!)  - gli Yo Yo Mundi prendono parte alle registrazioni dell’album Io non mi sento Italiano di Giorgio Gaber, uscito postumo dopo la sua prematura scomparsa. 

La fine dell’anno è impreziosita da un altro progetto molto particolare e intitolato Musiche per una Favola – realizzato con la cooperativa sociale Impressioni Grafiche e i ragazzi dell’Istituto d’Arte Jona Ottolenghi di Acqui Terme  -, è un cd con 11 brani inediti ispirato ed allegato al libro illustrato: Storia del Bacicalupo Innamorato (Editrice Impressioni Grafiche) di Marco Castelnuovo

All’inizio del 2004 si concretizza l’ennesima scommessa del gruppo acquese con l'album: 54.  In questo cd la musica degli Yo Yo Mundi e il romanzo 54 di Wu Ming  (Einaudi Stile Libero, 2002) si intrecciano in modo sorprendente per un progetto tanto particolare quanto affascinante. Danno voce alle parole di 54 gli attori Marco Baliani, Giuseppe Cederna, Fabrizio Pagella e Francesco Di Bella cantante dei 24 Grana.

Canzoni e trame sonore per interpretare alcuni momenti tratti dal libro e per dare voce e vita a molti dei  protagonisti dell'opera. Un album registrato in presa diretta, con un suono piacevolmente in bilico tra musica selvatica, fugaci momenti d'improvvisazione e composizioni dall'architettura più complessa.  L’album 54 è un lavoro dal sapore artigianale animato dalle grandi passioni civili e politiche della storia, una “vera e propria” colonna sonora di del romanzo diviene anche sia uno spettacolo di lettura scenica (con oltre 50 repliche) e sia riduzione teatrale dal titolo: 54. Anno Incredibile.

Nel settembre del 2004 il disco Sciopero (dopo un grande successo di vendita e critica in Italia e un centinaio di repliche della sonorizzazione) esce in Inghilterra e gli Yo Yo Mundi tengono alcune presentazioni londinesi meritandosi una serie di importanti recensioni (il prestigioso quotidiano The Guardian li definisce “I Clash con la fisarmonica”).

L'anno nuovo comincia "alla grande", infatti debutta il 15 gennaio 2005 a Casale Monferrato il nuovo spettacolo dedicato alla Liberazione in occasione del’60: La Banda Tom e altre Storie Partigiane. E’ un concerto evento nato come vero e proprio lavoro “sulla memoria”, nato per commemorare La Banda Tom di Antonio Ollearo, banda partigiana trucidata dai nazi-fascisti il 15 gennaio del 1945, Marino e Sandro Severini The Gang, Paolo Bonfanti (chitarre e voci) Giuseppe Cederna Fabrizio Pagella (voci recitanti) e ancora Luca Olivieri, Giovanna Vivaldi e Paola Tomalino per la regia di Laura Bombonato.

La testimonianza audio video di questo spettacolo diviene un album “dal vivo” e un dvd documentario intitolato Resistenza (non solo le immagini della serata, ma anche testimonianze di chi ha ha vissuto quegli anni “di lotta e speranza” raccolte ed elaborate dal regista Matteo Bellizzi che ha curato regia e montaggio di tutto il documentario).  Sull'onda del notevole successo suscitato dal progetto resistente "Banda Tom" (che ha potuto contare sul prezioso contributo dello storico Fabrizio Meni), parte un tour che vede gli Yo Yo Mundi percorrere in lungo e in largo la penisola (ad esempio nella settimana del 25 Aprile 2005 tengono ben nove repliche in sette giorni!) destinato a continuare negli anni successivi.

"Yo Yo Mundi alla Guerra di Troia" è la sonorizzazione del film "La Caduta di Troia" di Giovanni Pastrone (1911), ma anche un nuovo spettacolo di lettura scenica con la partecipazione straordinaria dell’attore Franco Branciaroli (e con lui l'attrice Federica Castellini), un progetto voluto e prodotto dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dal Festival di Critica Cinematografica di Alessandria: Ring.

Nasce la collaborazione con la compagnia di teatro di figura Arrivano dal Mare guidata dal "fulesta" Sergio Diotti  (un intreccio caro agli Yo Yo Mundi che hanno scritto una canzone intitolata Baracca & Burattini e un'operina edita - solo su carta - dal titolo eloquente: Musica per un Teatro di Burattini Mutilati).

Nel frattempo la canzone "L'Ultimo Testimone" diviene un video realizzato con gli allievi della scuola di videoclip di Alessandria e un maxi cd contenente 5 brani di Resistenza debitamente rielaborati (il singolo con la collaborazione “trasversale” di Maury Lobina e Jeffrey già con gli Eiffel 65 che propongono un potente e delizioso remix). 

Intanto Sciopero continua a ottenere consensi oltre gli italici confini e gli Yo Yo Mundi sono ufficialmente invitati dal Barbican Centre di Londra e nel settembre 2005 la versione internazionale di Sciopero\Strike esce anche negli Stati Uniti. L’anno 2006 inizia con un tour prestigioso di otto date che partendo dal Barbican di Londra giunge fino al Cornerhouse di Manchester passando per il Filmhouse di Edinburgo.  Pochi giorni dopo questo tour gli Yo Yo Mundi tornano in Italia per suonare alle Olimpiadi Invernali Torino 2006 e portano Sciopero anche al Sugarclub di Dublino, dove un pubblico entusiasta gli tributa l'ennesimo sold out di un indimenticabile tour in Uk e Ireland.

I giornali inglesi li presentano come: Gli Yo Yo Mundi dopo il tour 2006 in UK sono stati definiti dalla stampa inglese: "Italian masters of silent film soundtracks".

Estate 2006 realizzano un nuovo spettacolo: "Il Bandito della Acqui, memorie di un soldato dimenticato" ispirato alle vicende della Divisione Acqui per la regia di Luciano Nattino.

Con un’anteprima al Festival di Ravello – estate 2006 - debutta lo spettacolo di storie e canzoni intitolato “Il Gioco del Mondo”, una scelta dei loro brani più giocosi accompagnati da immagini e filmati per cantare e raccontare la storia d’Italia contemporanea.

Ancora all'insegna di Sciopero inizia il 2007, infatti a gennaio partecipano - ottenendo un grande successo - al Festival Eurosonic di Groningen in Olanda, la più importante vetrina europea per la musica rock.

A marzo – per la produzione del Cinema Teatro di Chiasso – si cimentano ancora in una nuova sonorizzazione il film in questione è "Chang: la giungla misteriosa" (1927, USA) dei registi Ernest B. Schoedsack, Merian C. Cooper - ex aviatori, giornalisti e soldati - che divennero a tutti noti per "King Kong", ma già all'epoca del muto erano considerati veri e propri maestri di cinema. Con gli Yo Yo Mundi alcuni ospiti quali Luca Olivieri - tastiere, melodica e xilofono - e Roberto Lazzarino - chitarre, fiati e chanter -. Il cd "Chang: la giungla misteriosa" testimonianza live di questa nuova sonorizzazione è uscito alla fine del 2007 (Sciopero Records, disponibile solo on line, in tiratura limitata).

Nell’ottobre 2007 realizzano le musiche per lo spettacolo teatrale Ricordi Fuoriusciti con la regia di Beppe Rosso e gli attori Tatiana Lepore e Fabrizio Pagella, spettacolo ispirato alla vita e alle opere di Antonio Gramsci, Piero Gobetti, Gaetano Salvemini e i fratelli Carlo e Nello Rosselli, un estratto delle musiche e dei testi di questo spettacolo è diventato un album "Fuoriusciti" (Sciopero Records – e allegato alla rivista di storia Iter - marzo 2008). Già diverse repliche dello spettacolo che l’anno prossimo arriverà anche al Piccolo Regio di Torino.

Firmano un contratto di distribuzione mondiale con I Tunes.

Dal febbraio 2008 al Circolo dei Lettori di Torino sonorizzano il libro di racconti ispirati al design Ho visto cose (BUR, 2008) cinque serate di reading con gli autori: Francesco Piccolo, Aldo Nove, Tommaso Labranca, Gian Luca Favetto, Andrea Bajani, Violetta Bellocchio, Elena Varvello, Nicola Lagioia, Raul Montanari, Dario Voltolini. Con tutti loro realizzano una incredibile e unica canzone collettiva a 11 mani (anzi 12 e più se si aggiunge la versione dei ragazzi della Holden!). Questo spettacolo di reading ha avuto una replica di rilievo al Salone del Libro 2008 con una versione speciale.

Con la sonorizzazione di Chang: la giungla misteriosa marzo-aprile 2008 ritornano in Inghilterra e si esibiscono a Brighton, Sheffields, Birmingham e al Barbican di Londra.

Nel 2008 uscirà per i Cd del Manifesto il loro nuovo disco di canzoni – "Album Rosso" è il titolo provvisorio - e inizierà una collaborazione con lo scrittore Massimo Carlotto e il musicista Maurizio Camardi che li porterà a realizzare insieme un progetto molto affascinante e articolato che diverrà un album e un tour.

Nel 2009 presenteranno ufficialmente il progetto triennale realizzato con la Regione Piemonte e la Provincia di Alessandria, intitolato "Il viaggio di Aleramo e altre storie del Monferrato".



Gli Yo Yo Mundi appoggiano attivamente la LAV (Lega Anti Vivisezione) ed Emergency.

ARTICOLO RIPRESO DA : Venerdi 8 Luglio 2005 Giulio Puccini

Paolo Enrico Archetti Maestri , voce e chitarra di Yo Yo Mundi, ci risponde da Alessandria, in una pausa di riposo nello studio di registrazione. «Sono alla Casa Bollente e anche questo nome non è un caso…» e con Yo Yo Mundi nulla è lasciato al caso anche se può sembrare. Scopriamo che ad Aqui Terme esiste una sorgente termale bollente che ha dato il nome a questo studio che tutto il gruppo condivide. «Siamo una repubblica socialista più che una band e tutto è di tutti, compresa questa casa da dove ti parlo». Una storia che parte del Piemonte diciassette anni fa e che sabato arriva a Malnate per “Estate in Villa”. Yo yo Mundi, oltre a Paolo è una “repubblica” abitata anche da Andrea Cavalieri (basso elettrico e acustico, contrabbasso, voce), Eugenio Merico (batteria), Fabio Martino (fisarmonica, tastiere, programmazioni), Fabrizio Barale (chitarre elettriche e acustiche, percussioni). Paolo risponde anche alla domanda più odiosa che si possa proporre:

perché il nome Yo Yo Mundi ?
«A dire il vero è il nome che ha scelto noi e non il contrario. Serviva un nome che esplicitasse la nostra elasticità. Qualcosa che facesse riferimento alla nostra cultura italica e che al contempo fosse pronunciabile allo stesso modo in tutto il mondo. Yo Yo Mundi in cinese significa qualcosa tipo “il bambino che pascolava le nuvole”: meglio di così».

Una carriera che parte lontano e passa per microfoni, palchi teatrali e colonne sonore: l’etichetta di “cantati” non vi sta stretta?
«Non abbiamo mai pensato al mestiere del musicista. I tempi cambiano velocemente e noi con loro. Non vogliamo limitarci al “fare musica da palco” e quindi è ovvio spaziare in ambiti diversi. L’idea del “classico gruppo” che deve fare il disco, poi la tournè, e poi ancora disco e tournè ci fa accapponare la pelle. Inoltre le etichette ci stanno strette e nonostante il boom di gruppi “schierati” negli anni ’90 non abbiamo mai cavalcato “tigri” per comodità o per fare cassa».

A che pubblico vi rivolgete?
«Il discorso del rifiutare l’etichetta pare sia una caratteristica anche di chi viene alle nostre serate: vedo giovani e adulti ascoltarci con la stessa attenzione. Ovvio poi che il nostro messaggio “social/animalista” colpisca chi è recettivo a queste tematiche ma non è raro trovare persone che “ad occhio” stanno “dell’altra parte”».

E a Malnate, sabato 9 luglio, cosa proporrete?
«In provincia di Varese abbiamo già suonato e abbiamo un ottimo ricordo di quelle esperienze. Ad “Estate in Villa” porteremo “La Banda Tom e altre Storie Partigiane” che è ben più che un semplice disco. Saranno con noi sul palco anche giovani varesini che ci permetteranno di rivivere storie e racconti vissuti del periodo della Resistenza. Tutto torna, noi per la seconda volte a Malnate e ancora il nostro messaggio che si perpetra: bisogna ricordare per non commettere più errori».

 

Malnate/Varese 8 aprile 08 "CIAO LUCA"
LA CASA DEL FREDDO
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