2
Acqua Malnate
FORUM ATTIVO
REFERENDUM 12-13-giugno 2011
http://www.repubblica.it/
DATI AFFLUENZA
.GESTIONE SERVIZI PUBBLICI RILEVANZA ECONOMICA (SCHEDA ROSSA) VOTANTI PER SEZIONE
VOTI PER SEZIONE
.TARIFFA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO (VOTANTI PER SEZIONE
VOTI PER SEZIONE
CENTRALI NUCLEARI (VOTANTI PER SEZIONE)
VOTI PER SEZIONE

.EGITTIMO IMPEDIMENTO (VOTANTI PER SEZIONE)

VOTI PER SEZIONE
iniziativa privata

14 Giugno 2011 16:09 Nome: Gulino Giovanni
Sabato mattina ho intenzione di festeggiare la vittoria dei referendum. Partendo da piazza delle tessitrici percorrerò, sulla comoda sella della mia bicicletta vestita con le bandiere della vittoria e mossa da una pedalata piena di grande soddisfazione, le strade del centro malnatese. Perchè non vieni anche Tu a festeggiare il grande risultato referendario? Agli amici di Legambiente e di Malnate org chiedo di condividere e divulgare l'iniziativa che deve essere spontanea e non organizzata con i soliti formalismi amministrativi.
Viva l'ITALIA e gli “ITALIANI” che hanno detto quattro volte SI'.

14 Giugno 2011 16:49 Nome: gio
felicissimo per la vittoria anch'io, ma i raduni lasciali perdere, non c'è mai nessuno !

14 Giugno 2011 17:01 Nome: OOOOO
Gulino chi?
qUELLO DEL mOVIMENTO 5 STELLE?

13 Giugno 2011 16:21 Nome: -
PROPONGO IL BOICOTTAGGIO DEI PRODOTTI BRSILIANI A SEGUITO DEL NON RISPETTO DEL TRATTATO DI ESTRADIZIONE PER L'ASSASSINO BATTISTI

05 Giugno 2011 12:37 Nome: Gulino Giovanni
05 giugno 2011
Vorrei, per esempio: che il nuovo Sindaco di Malnate, rivolgendosi ai cittadini malnatesi con comunicati stampa o quant'altro, facesse conoscere il suo pensiero sui referendum del 12 e 13 giugno e come voterà i quesiti referendari. Sempre, per esempio: chiederei allo stesso Sindaco, di spiegare a tutti i malnatesi perchè e loro dovere andare alle urne e votare.
Personalmente rivolgo un appello ai tanti cittadini che non si recano alle urne. A questi, desidero ricordare e informarli, che attraverso il voto referendario ogni elettore, applicando la democrazia diretta, decide se abrogare o meno una legge votata dal Parlamento. In sostanza, revocata la delega ai parlamenteri eletti, il cittadino decide direttamente. Votare è un dovere istituzionale ineliminabile, chi non lo esercita distrugge i diritti di quei cittadini che credono nei grandi valori di democrazia e di libertà pienamente affermati dalla nostra Costituzione.
IL MIO VOTO:
SI', per dire NO alla privatizzazione dell'acqua. Fuori l'acqua dal mercato e dal profitto;
SI', alle energie alternative, per dire NO al nucleare, radiativo e pericoloso;
SI', per dire NO al legittimo impedimento. La legge deve essere uguale per TUTTI).
Giovanni Gulino

07 Giugno 2011 19:04 Nome: .
lavarsi bene le mani, che gira una brutta infezione e a furia di rimestare...

03 Giugno 2011 14:39 Nome: cittadino malnatese
Io andrò a votare SI, per le generazioni future e perché la legge sia uguale per tutti.

15 Maggio 2011 10:23 Nome: lino
“Legittima la scelta del Governo di non accorpare i referendum alle elezioni amministrative” (ordinanza 169 del 2011)
" CHIARO PER ME IL TENTATIVO DI AFFOSSARE IL REFERENDUM "
I fatti sono noti, il Governo ha scelto di fissare i referendum in una data (12-13 giugno 2011) diversa da quella stabilita per le elezioni amministrative (15-16 maggio).
Il Comitato promotore per il Sì ai referendum per l’Acqua Pubblica ha PRESENTATO UN RICORSO davanti alla Corte Costituzionale, per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, depositato l’8 aprile scorso, chiedendo l’election day.
Nel ricorso si legge che “il Governo, lungi dall’implementare il mandato dell’art. 3 Cost., nella parte in cui richiede la rimozione degli ostacoli che impediscono l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica del paese ha compiuto una scelta irragionevole, invasiva e lesiva di attribuzioni di rilievo costituzionale dei ricorrenti in quanto rappresentanti del popolo sovrano, perché il mancato accorpamento rivelerebbe un tentativo di elusione della richiesta referendaria, che contrasta con il principio d’imparzialità nell’esercizio dei pubblici poteri e con il favor che assiste l’istituto referendario (art. 75 Cost.)”.
La decisione del Governo inoltre sarebbe “contraria al principio di buon andamento sancito dall’art. 97 Cost., in quanto il mancato accorpamento del referendum con le elezioni amministrative arrecherebbe un notevole danno alle finanze pubbliche, oltre che all’economia nazionale, e perciò violerebbe i criteri di efficienza, efficacia ed economicità che connotano la buona azione amministrativa”.
Infine, “la determinazione da parte del Governo della data dei referendum è lesiva della sfera di attribuzioni dei ricorrenti perché avvenuta in violazione del principio – immanente nell’ordinamento costituzionale – di leale collaborazione tra poteri, in base al quale tale data dovrebbe essere stabilita in concertazione con il comitato promotore e previa audizione dello stesso”.

La decisione della Corte
La Consulta, con ordinanza depositata il 13 maggio, ha RESPINTO il ricorso, così motivando:
“Il mancato accorpamento dei referendum con le elezioni amministrative di per sé non agevola, ma neppure ostacola, lo svolgimento delle operazioni di voto referendario e non è suscettibile di incidere sulle attribuzioni costituzionalmente garantite del comitato promotore”.
Inoltre, “non è configurabile, in ordine alla scelta della data, una specifica potestà costituzionalmente garantita del comitato promotore”

[Messaggio del moderatore: michieletto-enzo]
05 Maggio 2011 11:20 Nome: malnate org
RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO
COMUNICATO STAMPA
Approvazione Regolamento in Vigilanza Rai è vittoria dei Comitati referendari
Finalmente la Commissione di Vigilanza Rai si è decisa ad approvare il Regolamento sulla par condicio nella campagna referendaria.
“Una atto dovuto e indecentemente rinviato fino ad oggi per ridurre al minimo i tempi della campagna referendaria – commenta il Comitato Promotore 2 Sì per l'Acqua Bene Comune –. L'approvazione del regolamento è una vittoria dei comitati referendari che avevano organizzato un lungo sit-in sotto la sede della Commissione. Adesso ci aspettiamo di vedere in Rai gli spot sui referendum e, nel più breve tempo possibile, gli spazi autogestiti e le tribune referendarie”.
“La mobilitazione continua domani alle ore 11.00 sotto Montecitorio, dove il popolo dell'acqua dirà a chiare lettere che non sarà accettato nessun tentativo di scippo dei referendum”.
“Avanti così, una vittoria dopo l'altra fino a quella del 12 e 13 giugno”.

Roma, 4 maggio 2011



--
Luca Faenzi
Ufficio Stampa Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune
ufficiostampa@acquabenecomune.org

20 Aprile 2011 15:57 Nome: acquapubblicavarese email: acquapubblicavarese@gmail.com
grazie per il bellissimo link :-)
il team di http://acquapubblicavarese.wordpress.com/

01 Aprile 2011 16:30 Nome: donatella
Io mi chiedo solamente, perchè l'acqua di Malnate ha un forte odore di cloro/candeggina? La mattina apro il rubinetto e subito questo forte odore mi investe pur essendo io ad una distanza di 50 cm dal rubinetto.....

14 Gennaio 2011 16:06 Nome: Gulino Giovanni
La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili 2 quesiti referendari contro la privatizzazione degli acquedotti
Referendum acqua: e ora al voto contro la privatizzazione dell’acqua!


Ieri, 12 gennaio, la Corte Costituzionale ha ammesso due dei tre quesiti referendari contro la privatizzazione dell'acqua. Si tratta di una prima vittoria dei movimenti per l'acqua che la scorsa estate, a sostegno dei Referendum, hanno raccolto a livello nazionale 1 milione e 400 mila firme, delle quali ben 237 mila nella sola Lombardia.

Ricordiamo che il primo dei quesiti referendari chiede l’abrogazione dell’art. 23 bis del cosiddetto Decreto Ronchi, con cui l’acqua è stata definita un “servizio pubblico di rilevanza economica”, cioè una merce. Lo stesso Decreto impone a tutti i comuni di mettere sul mercato - entro il 31 dicembre del 2011 - la gestione dei servizi idrici, attraverso lo strumento della gara o della cessione di almeno il 40% del pacchetto azionario delle aziende pubbliche. In tal modo l’acqua di tutta la penisola rischia di finire nelle mani delle 2 o 3 multinazionali (le più importanti sono le francesi Suez e Veolia#, le stesse che già hanno messo le mani sugli acquedotti di mezzo Mondo.

L’altro quesito referendario ammesso dalla Consulta riguarda l’abrogazione della “remunerazione del capitale investito”, ovvero l’eliminazione della possibilità di realizzare profitti sulla gestione degli acquedotti.

Il Comitato Promotore oggi più che mai chiede un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze per la privatizzazione imposte dal Decreto Ronchi, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani. Inoltre il Comitato attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.

In Lombardia occorre inoltre una forte mobilitazione da parte dei Comuni per rivendicare la loro autonomia e per contrastare gli obblighi di privatizzazione. Nello specifico occorre chiedere una sospensione della legge regionale, votata lo scorso 22 dicembre dal Consiglio Regionale della Lombardia, che obbliga alla messa a gara degli acquedotti attraverso l’applicazione del Decreto Ronchi. Inoltre la stessa legge regionale prevede la soppressione delle Autorità A.T.O. #Ambiti Territoriali Ottimali), sottraendo di fatto ai Comuni le competenze in materia di servizio idrico per consegnarle alle Province, allontanando dalla partecipazione democratica le decisioni su un bene essenziale per la vita di tutti i cittadini.

Ma sarà il Referendum a dare una svolta nella direzione della gestione pubblica dell’acqua, fermando la mercificazione. Per questo è importante che gli Italiani a primavera 2011 vadano a votare per i Referendum per l’acqua pubblica.



Roberto Fumagalli, referente per la Lombardia per il Referendum acqua



13 gennaio 2011

06 Gennaio 2011 09:49 Nome: mvf
Dalla seduta del consiglio della Regione per l'approvazione della legge Pdl 57 ( verso la privatizzazione dell'acqua )
Si arriva all'articolo 3, che toglie la competenza ai comuni, a questo punto l'opposizione annuncia che la responsabilità di quest'approvazione deve ricadere tutta sulla maggioranza ed abbandona l'aula, resta Penati che dice di restare per dovere verso l'ufficio di presidenza di cui fa parte.

Inizia una sequela di votazioni in fretta e furia per alzata di mano nelle quali molti non alzano più nemmeno la mano, intanto Formigoni ha lasciato l'aula, e la legge viene approvata.

Conclude un consigliere della Lega dicendo che sono state dette molte bugie in aula, che l'acqua non viene privatizzata perché sia l'acqua che la rete idrica restano pubbliche e che su 5 membri dell'ufficio d'ambito (che sostituisce gli AATO) 3 saranno dei comuni ed il loro parere sarà vincolante per gli investimenti e la tariffa ma per quanto riguarda la gestione l'ente pubblico potrà essere aiutato dai privati e qui mi tornano in mente le parole di Bettoni "il privato non fa beneficienza ma cerca guadagni".

Voglio ricordare però che l'assemblea degli AATO era composta da tutti i sindaci di quell'ambito territoriale e dal presidente della provincia, ora si giocherà in 5 e, non meno importante, che la legge 57/62 non riguarda solo l'ACQUA ma anche la gestione dei RIFIUTI, del SOTTOSUOLO e dell' ENERGIA.

04 Gennaio 2011 21:54 Nome: Gulino Giovanni
Nel nuovo 2011 un'altra pessima novità per i tantissimi cittadini disinteressati.
LA LOMBARDIA PRIVATIZZA L'ACQUA
Mentre il Governo Nazionale con il decreto mille proroghe del 22 dicembre 2010 posticipa la soppressione degli AATO al 31/12/2011, la Regione Lombardia approva la legge regionale, Pdl 57, che di fatto privatizza il servizio idrico Lombardo. Lega e PDL della Lomdardia, deliberatamente trascurano l'orientamento del Governo Nazionale ed approvano la soppressione degli AATO trasferendo le competenze alle province. La regione Lombardia si distingue per fare da apripista al modello del Governo che con il Decreto Ronchi privatizza l'acqua. La legge regionale offre alle imprese private la possibilità di accaparrarsi delle aziende pubbliche efficienti, fin'ora controllate dai comuni. Ancora una volta la LEGA, palladina della falsa difesa dele autonomie locali, decide, insieme al PDL, di espropriare i comuni della propria autonomia gestionale dei servizi idrici. Mentre la crisi crea disoccupati qualcuno crea profitti per qualche ricco investitore. Presto i nuovi padroni dell'acqua, ex bene comune, ci chiederanno, come sempre, il dovuto aumento.
Meditate gente meditare

febbraio/ marzo 2010
Aprile/Dicembre 2010
Archivio messaggi 2009
ARCHIVIO messaggi 2007 - 2008
.

REFERENTI PROVINCIA
DI VARESE:
Giuseppe Fedele
giuse.63@hotmail.it
333 35 52 1760

ACQUA BENE COMUNE

NUCLEARE
COM. VARESE

NUCLEARE
ENERGIA FELICE

25 febbraio 2011
  Copyright 2005 by Associazione MUSIC-HOUSE edizioni, Malnate (VA). Attività di promozione del territorio, informazioni e aggiornamento.
Questa pubblicazione e' una elaborazione originale dell'Associazione Music-house edizioni di Malnate.
E' vietata la riproduzione parziale o totale senza citarne la fonte e senza autorizzazione dell'Associazione. I contravventori potranno essere perseguiti a norma di legge.