FORUM CHIUSO SENZA INTERVENI IL 12 MARZO 2008

CLICCA L'IMMAGINE E VAI ALL'ELENCO DELLE DISCUSSIONI
La piazza virtuale non possiede certo la ricchezza del relazionare umano percepibile in quella "reale", ma in qualche caso, può aiutare a evidenziare le sfaccettature della realtà, quella su cui non tutti concordano e vedono nello stesso modo.La realtà é un mix di sogni, fantasie, speranze, interpretazioni giustificate anche dal vissuto personale. Mentre traiamo informazioni sugli altri e l'ambiente, abbattiamo l'isolamento e ci attrezziamo per superare la sterile intolleranza.

  22 gennaio 08
 

 

Domanda:
ITALIA, Gennaio 2008, CRISI DI GOVERNO,
tu cosa proponi?


Risultati del sondaggio al 30 gennaio 2008

 governo istituzionale    55.6%

 subito alle elezioni       44.4%

 non so                         0.0%


NON SARANNO PUBBLICATI MESSAGGI IL CUI CONTENUTO: 1. appaia offensivo nei confronti di persone specifiche e/o loro idee
3. riporti indirizzi a SITI WEB
4. riporti qualsiasi indicazione di carattere pubblicitario


governo Italia
segui le vicende:
http://www.ansa.it/

 

>

 

Cronologia della crisi politica che ha portato alla caduta del governo Prodi, alle consultazioni, all'incarico a Marini e alla sua rinuncia http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_8677711.html

16 GENNAIO - MASTELLA SI DIMETTE - arresti domiciliari per Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania e moglie del ministro della Giustizia. Mastella, che sarà anche lui indagato, si dimette.


16 GENNAIO - AMMESSI I REFERENDUM - la Corte Costituzionale giudica ammissibili i referendum elettorali.

17 GENNAIO - INTERIM A PRODI - Mastella annuncia l'appoggio esterno dell'Udeur al governo. Prodi assume l'interim della Giustizia.

19 GENNAIO - VELTRONI E IL PD CHE VA DA SOLO - Veltroni dice che il Pd è pronto ad andare da solo alle elezioni e sfida Forza Italia a fare altrettanto. Malumori nella maggioranza.

21 GENNAIO - UDEUR FUORI DALLA MAGGIORANZA - Mastella annuncia che l'Udeur esce dalla maggioranza e chiede di andare alle elezioni anticipate. Dopo un vertice dell'Unione, Prodi decide di presentarsi alle Camere. Al Consiglio episcopale permanente, il presidente della Cei, card.Angelo Bagnasco, parla di un'Italia "sfilacciata" e "frammentata", dove circola una "sfiducia" generalizzata e dove prevalgono "la paura del futuro e un senso di fatalistico declino".

23 GENNAIO - FIDUCIA ALLA CAMERA - Il governo Prodi ottiene la fiducia alla Camera con 326 sì e 275.

24 GENNAIO - IL GOVERNO CADE AL SENATO - Prodi è battuto al Senato. La fiducia non passa con 156 sì, 161 no e un astenuto. Cusumano (Udeur) vota a favore ed è aggredito dal capogruppo Barbato. Dopo il voto Prodi sale al Quirinale e si dimette.

25 GENNAIO - COMINCIANO LE CONSULTAZIONI - Il presidente Giorgio Napolitano comincia le consultazioni che si concludono il 29 gennaio. Le posizioni sono distanti. Forza Italia, An e Lega sono per elezioni subito. Quasi tutto il centrosinistra è per andare al voto solo dopo una riforma della legge elettorale.

30 GENNAIO - INCARICO A MARINI - Napolitano incarica il presidente del Senato, Franco Marini, di verificare se c'é il consenso per una riforma elettorale e per un governo che la porti all'approvazione. Marini accetta l'incarico 'finalizzato'. Bruno Tabacci e Mario Baccini lasciano l'Udc per una nuova iniziativa di centro, la "Rosa bianca" (e il 4 febbraio l'Udc perderà un altro pezzo con Carlo Giovanardi che lascia il partito per fondare la componente dei Popolari Liberali, pronta a confluire nel Pdl di Berlusconi). Intanto, la Corte Costituzionale segnala che la legge elettorale ha 'carenze', in particolare per quanto riguarda il premio di maggioranza.

31 GENNAIO - CONSULTAZIONI DI MARINI - Marini comincia le consultazioni, ma le posizioni sembrano bloccate. Unico elemento nuovo una proposta del ministro degli Esteri D'Alema per andare prima al referendum e poi al voto. La proposta sarà formalizzata il giorno dopo in una lettera al Corriere della sera, ma non ha seguito.

4 FEBBRAIO - MARINI RINUNCIA - Si concludono le consultazioni di Marini. Alle 18:30 il presidente del Senato sale al Quirinale e rimette il mandato. Non c'è una maggioranza significativa per la modifica della legge elettorale anche se "é diffusa tra le forze politiche la necessità" di modificarla. La parola torna ora al capo dello Stato.

http://www.palazzochigi.it/GovernoInforma/Newsletter/nwl_newsletter.asp
Copyright 2005 by Associazione MUSIC-HOUSE edizioni, Malnate (VA). Attività di promozione del territorio, informazioni e aggiornamento.