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Venerdì 17 Dicembre 2004
Auditorium Comune di Gavirate (VA)
1° edizione di Solstizio Musicale

Con il Patrocinio del Comune di Gavirate
la partecipazione
dell'l'Istituto Comprensivo di Gavirate

presentiamo
l'Orchestra
dell'Accademia Internazionale
della Musica di Milano,

Concerto:
Ludwig van Beethoven (1770 -1827)
Concerto n. 1 in Do maggiore
per pianoforte e orchestra, op. 15
Dirige il Maestro Yoichi Sugiyama

.

VIOLINI PRIMI
Alessandro Clerici - Monica Bertuzzi
Marta Pistocchi - Simone Lobbia
VIOLINI SECONDI
Giuseppe Costantini - Mattia Capuzzo
Alma Ziu - Prisca Prospero - Giorgio Tosi
VIOLE
Elisa Bonazzelli - Ornella De Martino
VIOLONCELLI
Nicola Brovelli - Marco Zanolini
CONTRABBASSI
Carlo Sgarro - Massimiliano Paolo Confalonieri
FLAUTO
Francesco Spiga
OBOI
Alessandro Nardi - Cristina Arbia
CLARINETTI
Maurizio Longoni - Alessandro Pagani
CORNI
Simona Schena - Fabio Miceli
FAGOTTI
Kuitim Rroji - Mario Licciardello
TROMBE
Walter Crippa - Marcello Berghella
TIMPANI
Daniele Carli

PIANOFORTE
Ruggero Cattaneo

DIRETTORE
Yoichi Sugiyama

"SOLSTIZIO MUSICALE" ha ospitato

L'Orchestra dell'Accademia Internazionale della Musica
costituita negli anni '60 in un periodo di fortunata espansione d'interesse per la musica, svolge un ruolo di primaria importanza nella formazione dei giovani musicisti offrendo anche agli allievi esterni, la possibilità di fare musica d'insieme. E' stata diretta da musicisti come Pomarico, De Martini, Sugiyama, Ferraris, Efrikian, Gerelli, Porta, Merlo. L'orchestra ha eseguito numerosi concerti in pubblico in Italia e all' estero ( diverse volte in Germania), partecipando a festival e rassegne come quella di Tunisi nel '71 e di Strasburgo nell'88.

ll Direttore d'Orchestra
M° Yoichi Sugiyama
(Tokyo 1969)

ha studiato direzione d'orchestra con Emilio Pomarico e Morihiro Okabe e composizione con Franco Donatoni, Sandro Gorli e Akira Miyoshi. E' attivo sia come direttore che come compositore in Europa e Giappone.

Come direttore d'orchestra, Sugiyama dirige vari prestigiosi Orchestre, Ensembles internazionali tra cui ricordiamo:

ENSEMBLE MODERN ORCHESTRA FRANKFURT, KLANGFORUM WIEN,
REMIX ENSEMBLE PORTO, GUMMA PHILHARMONIC ORCHESTRA,
ORCHESTRA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, COLLEGIUM NOVUM ZURICH,
ALTER EGO ROMA, ENSEMBLE EUROPEO-ANTIDOGMA,
DIVERTIMENTO ENSEMBLE MILANO.

Sugiyama e' attivo in varie rassegne internazionali come

"WIEN MODERN", "AUTOMNE A PARIS", "MILANO MUSICA",
"ALTE OPER FRANKFURT/AUFTAKT2000", "MUSIK IM INDUSTRIE RAUM",
"SETTEMBRE MUSICA", "MITTELFEST".

Si e' inoltre esibito presso

PHILHARMONIE HALL a Berlino, WIENER KONZERTHAUS a Vienna,
ALTE OPER a Frankfurt, CITE' DE LA MUSIQUE a Parigi,
TEATRO REGIO a Torino, TEATRO REGIO a Parma, TEATRO GIOVANNI a Udine.


Alcune di queste esecuzioni sono state riprese da "RAISAT" e "RAI 3 FM".
Sugiyama ha inciso diversi CD.

.

NOTE

Accademia Internazionale della Musica
Nell'anno 2002 l'Accademia Internazionale della Musica ha festeggiato il suo 140° anno di vita. Nata nel 1862 come Scuola Popolare di Musica, assumerà più tardi la denominazione di Civica Scuola di Musica di Milano e più recentemente quello attuale di Accademia Internazionale della Musica. Fondata con la funzione di formare strumentisti per la Civica banda e coristi per il Teatro alla Scala, l'Accademia ha progressivamente assunto un ruolo di prima grandezza all'interno della vita musicale e formativa milanese. L'Accademia è uno dei quattro dipartimenti di Scuole Civiche di Milano - Fondazione di Partecipazione che ha riunito in un unico corpo quattro scuole in precedenza gestite direttamente dal Comune di Milano: l'Accademia Internazionale della Musica (già Civica Scuola di Musica), il Dipartimento di Lingue (Scuola Superiore per Mediatori Linguistici - Istituto Superiore Interpreti e Traduttori), la Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi, la Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media. I quattro dipartimenti unificati all'interno della Fondazione Scuole Civiche di Milano interagiscono oggi tra loro attraverso Politecnico della cultura, delle Arti e delle Lingue, strumento in grado di formare professionisti dei settori specifici e di carattere interdisciplinare, attraverso percorsi di eccellenza.



PROGRAMMA:
Ludwig Van Beethoven (1770-1827)
Concerto N. 1 per pianoforte e orchestra in Do maggiore Op. 15
Allegro con brio/ Largo/ Rondo Allegro scherzando

Il Concerto in do maggiore per pianoforte e orchestra di Beethoven si situa cronologicamente fra la prima e la seconda stesura del Concerto in si bemolle maggiore op. 19, composto fra il 1794 e il 1795. È dunque cronologicamente il secondo dei cinque concerti per pianoforte e orchestra, anche se venne pubblicato prima del precedente e di conseguenza venne indicato nell'edizione come Primo Concerto. Gli abbozzi del concerto furono stesi tra il 1795 e il 1797 e la composizione venne ultimata nel 1798. Quasi certamente venne eseguito per la prima volta da Beethoven a Praga nel 1798, mentre a Vienna fu sicuramente eseguito nel 1800, in una versione leggermente modificata, nel corso di una "accademia" il cui programma comprendeva anche il Settimino op. 20, la Prima Sinfonia, entrambi in prima esecuzione, una sinfonia di Mozart e alcune arie dalla Creazione di Haydn. All'epoca della composizione del Primo Concerto Beethoven ha ventotto anni e già mostra i tratti inconfondibili della sua fortissima personalità artistica, tesa a un superamento dei moduli stilistici allora imperanti.Sebbene la struttura del Primo Concerto risenta ancora del modello mozartiano, colpiscono la rinnovata freschezza inventiva, l'arditezza di alcuni giri modulanti e l'ampliamento delle possibilità espressive dello strumento solista. Il carattere vivace ed estroverso del movimento di apertura, Allegro con brio, si ricollega al gusto del "concerto militare", molto in voga presso il pubblico della fine del Settecento, per il colore brillante dell'orchestra, che viene presentata al completo, con inclusione di clarinetti, trombe e timpani, e per il ritmo di marcia del tema iniziale, su cui si innesta lo sfoggio di agilità del ruolo del pianoforte. In esso, tuttavia, come anche nei due movimenti successivi, si scorge distintamente l'urgenza innovativa di una fantasia creatrice rivolta a sconvolgere gli equilibri formali presenti fino ad allora nella produzione musicale in virtù di un potenziato soggettivismo espressivo.

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