Solbiate Arno 2005
La Compagnia di Arte e Spettacolo Ex Novo, da sempre impegnata sul territorio nel campo sociale ed educativo, in collaborazione con la Fondazione Exodus onlus di Don Antonio Mazzi, vuole proporre il suo ultimo spettacolo "Il Paese delle Coccole" liberamente tratto dalla fiaba omonima di Don Antonio Mazzi.

Questo musical nasce come risposta ad alcune situazioni di disagio giovanile ed in particolare tratta tematiche quali emarginazione, abbandono, solitudine, tossicodipendenza, relazioni familiari, ecc. temi cari al sacerdote che collabora attivamente all'interno dello stesso spettacolo.

Per questo lo spettacolo è particolarmente adatto ad un pubblico adolescente che attraverso le provocazioni di Don Mazzi può riflettere sui veri valori umani, quegli stessi valori che decideranno le sue scelte future e, nel contempo sarà un motivo di meditazione per noi adulti che non rappresentiamo più per loro un punto di riferimento stabile.

Il Paese delle Coccole è un paese colorato abitato da gente semplice, da bambini felici che non chiedono altro che le coccole, ma come in ogni favola che si rispetti arriva una strega cattiva che invidiosa diffonde la voce che le coccole stanno finendo e dunque vanno risparmiate. Lei stessa inventa dei surrogati (droghe) alle coccole, ma ben presto neppure questo è sufficiente a colmare il desiderio di coccole. Allora arrivano la televisione, i video games, i giornali, tanto che le coccole spariscono del tutto. Sarà un barbone e riportarle nel paese e con esse a riportare la felicità. Per questo lo faranno Sindaco e il suo compito sarà quello di difendere la felicità dei suoi cittadini.

La favola di don Antonio Mazzi, sintetizzata in queste poche righe, è stata musicata con un rap che si snoda lungo tutto lo spettacolo.
Il nostro barbone/sindaco ogni tanto si interrompe per gettare lo sguardo su di un mondo parallelo, il nostro mondo, dove accadono i drammi dell'umanità. E allora ecco la storia di Caino ed Abele con tutto quello che comporta, fino ad affrontare il tema della pena di morte. Troviamo poi Giuda e Pietro, il tradimento, la disperazione, il suicidio. I due ladroni, la sofferenza della croce e il perdono ed ancora la televisione dove ciò che conta è solo apparire, aver successo, fama e danaro, ma troviamo anche un amore inaspettato e sconvolgente che richiede il coraggio di un cambiamento radicale della propria vita, perché solo così è possibile volare.
Il brano finale è la sintesi dell'intero spettacolo: è il nostro invito ad impegnarsi in prima persona, senza riserve per mettere l'amore alla base della nostra esistenza.

Quando è presente, ad ognuno di questi breack corrisponde un intervento di don Antonio

Lo spettacolo prevede la band dal vivo, con brani originali, coreografie e scenografie di grande effetto.
Gli attori/cantanti e il corpo di ballo hanno età comprese tra gli 8 e i 46 anni.

Il Presidente della Compagnia
Alessandro Riganti